Correlazione e causalità

I “data journalists” dell’Economist hanno inventato il Big Mac Index e altre misure dell’economia locale e globale basate sui consumi di generi alimentari. Oggi la loro Tabella quotidiana, che poi sono due, è intitolata: “I politici sovrappeso sono meno affidabili? Nell’ex Unione sovietica i governi obesi sono visti come più corrotti”. Nella prima tabella:

  • Più il governo è sovrappeso e più il paese è corrotto, stando a un nuovo studio di 15 stati post-sovietici. L’autore, Pavlo Blavatsky della Business School di Montpellier, in Francia, ha usato un algoritmo per analizzare le fotografie di quasi 300 ministri e stimarne l’indice di massa corporea (BMI). Ha trovato che il BMI medio di un governo è altamente correlato al suo livello di corruzione, misurato con gli indici compilati dalla Banca Mondiale e da Transparency International.

Nella seconda, i paesi più corrotti e dai ministri sovrappeso hanno le popolazioni più povere e sottopeso. Fin qui niente da ridire. Conclusione:

  • Of course, correlation is not causation. I politici obesi non sono necessariamente più disonesti delle loro controparti più snelle. Ma per quelli dell’ex blocco dell’Est, potrebbe essere saggio dimagrire lo stesso. Vari studi nostrano che gli elettori tendono a rimpinguare (to plump) meno i voti dei candidati che sono pingui (plump).  

In realtà per l’ex blocco dell’Est, la correlazione è spuria: questi studi riguardano le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Spuria ma perdonata per via di una causalità su cui il settimanale insiste da quando è iniziata la pandemia. La copertina e la sezione “Internazionale” sono dedicate ai migranti “locked-out”, esclusi dalle misure di sostegno o espulsi nonostante siano indispensabili per l’economia del paese in cui si trovano e – attraverso le rimesse – per quella del paese che hanno lasciato.

L’Italia è un paese di emigrazione netta (scappano per primi i giovani laureati, il “capitale umano” più redditizio…), di nascite in calo e di anziani in aumento. Eppure i migranti sono “locked-out” anche nella bozza del nuovo decreto sicurezza. Senza il loro lavoro, come saranno realizzabili gli interventi per la sanità, l’agricoltura, il turismo, i servizi, le infrastrutture ecc. ecc. che il governo finanzierà per stimolare la ripresa economica?

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O’s digestScience
– L’editoriale del direttore è intitolato “Cauto ottimismo“, ma sembra un S.O.S un tantino disperato. Finora la Casa Bianca ha cestinato e poi censurato le linee guida dei CDC, accusato i propri esperti di mentire e propagandato bufale e complottismi, anti-vax compresi, scrive Holden Thorp.

  • Il governo Trump non ispira fiducia nella sua capacità di prendere decisioni sensate in materia di sanità pubblica. Senza una strategia, un vaccino è la sua via d’uscita migliore dalla pandemia. Non è troppo tardi per fare la cosa giusta. […] Non è il momento di agire di pancia, di creare false speranze o fare scommesse azzardate. E’ tempo di lasciar parlare i dati.  

Come se Trump non inventasse i propri dati da cinquant’anni.

  • Science is doing its part. Over to you, Mr. President.

Preach, prof. Di pancia, il presidente ha appena raccomandato la pseudoscienza di una fondamentalista invasata.

Kai Kupferschmidt segue gli sforzi dell’Oms e di altre organizzazioni internazionali che hanno fondato la COVID-19 Vaccines Global Access (COVAX) Facility per accelerare la produzione dei vaccini e per distribuirli equamente. Solo che è stata fondata “al volo”, 70 paesi poveri si sono detti interessati e i paesi ricchi no:

  • Recent history isn’t encouraging. A cocktail of powerful antiviral drugs revolutionized HIV treatment in the West in 1996, saving many lives, but it took 7 years for the drugs to become widely available in Africa, the hardest hit continent.

– Jon Cohen ha intervistato Shi Zhengli, la virologa cinese accusata da Trump di aver fatto uscire il Sars Cov-2 dal proprio laboratorio a Wuhan.

– Nei paper, Kanya Kusano et al. propongono un modello, detto “schema kappa” basato sulle connessioni magnetiche, la stabilità/instabilità “magneto-idrodinamica” e le variazioni dell’energia locale della superficie solare – semplifico di brutto! – per prevedere fino a 20 ore prima quando e con quale intensità ci saranno eruzioni della corona.
L’hanno testato su 7 regioni con eruzioni di classe X (le più grosse) osservate durante l’ultimo ciclo di attività tra il 2008 e 2019, e su 200 regioni dove le macchie solari producevano eruzioni piccole o “confinate”. Il modello non è perfetto, ma molto superiore a quelli usati attualmente:

  • We evaluated the false-positive rate for predicting flares using the k-scheme . We found three false-positive predictions out of 198 large sunspot groups (group 1). For comparison, the number of true positives was seven correctly predicted flares in six Active Regions, out of a total of nine flares larger than class X2 from seven ARs.

C’era anche un doppio falso negativo. Forse perché l’origine del brillamento a “due filamenti” era più profonda, non c’era stata un’espulsione di massa coronale. Commento ammirato di Astrid Veronig.

***

Gli esperti del “Rapid Recommendations project” del BMJ pubblicano una rassegna dei risultati ottenuti (e pubblicati) con le terapie contro la covid-19. Science is not doing its part:

  • The main limitation of the systematic review is the very low quality of the evidence as a result of the sparse data currently available. […] The most common limitation was lack of blinding, including in the largest trials. […] Another limitation of this living systematic review and network meta-analysis is the limited quality of reporting.

3 commenti

    1. Correlazione non significa causalità, refrain.
      Lo spiegano l’articolo dell’Economist, la rassegna BMJ e la pubblicazione citata da M’arrazzo:
      5.1 Statistical limitations
      we do not have information on comorbidities [of patients]… We do not have any data on the therapeutic compliance of patients…

      Ecc.
      Correlazione: le persone alle quali l’HCQ era prescritta da più di 12 mesi avevano un 51% di probabilità in meno (“odd ratios 0.51”) di essere contagiate dal Sars Cov-2 rispetto al resto della popolazione risultata positiva o negativa al tampone.
      Whether it should be used as a pre-exposure prophylactic measure in other risk groups or in the general population is unknown.
      Convinti lo stesso che sia profilattica ne deducono (“Implications”) che
      Thus, while waiting for an effective and safe vaccine, a chemoprophylaxis-based strategy, using this inexpensive drug, continuously monitored (because of potential side effects) and modified according to the results of ongoing clinical trials, may be justified.
      Non so come l’implicazione abbia superato la peer-review. Non è possibile né somministrare l’HCQ ai gruppi a rischio e/o alla popolazione dal gennaio 2019 – né iniziare a farlo adesso senza sottoporre milioni di persone a esami continui per monitorare “potenziali effetti collaterali”.
      Per fortuna, i risultati degli esperimenti clinici attesi dagli autori sono stati pubblicati, e l’uso dell’HCQ non è più giustificato.

  1. L’uso dell’idrossiclorochina e’ tuttora giustificato in italia per studi clinici, e credo che ben presto lo sarà’ anche per la popolazione generale nel caso di una seconda ondata stanti i costi irrisori e la sostanziale innocuità del farmaco a dosaggi terapeutici.
    Va da se’ che il risultato dei colleghi di Porto, se fosse confermato anche in altri paesi come già lo e’ stato in Italia (vedi studio statistico di tre mesi fa dei reumatologi, piuttosto in linea anche come dati) rappresenterebbe un passo in avanti semplicemente enorme nella comprensione dell’efficacia della gestione di una seconda ondata, perfino se non fosse questo il farmaco risolutivo.
    Se fosse vero che la probabilità’ di contagio e’ dimezzata, considerate le migliaia di morti che abbiamo avuto sarebbe davvero da prendere in considerazione l’idea di una profilassi di massa tra le persone piu’ a rischio. Soprattutto nel caso di altre “ondate”.

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