O's digest

Di corsa. Da Nature,

– Simone Marchi (NASA) et al. in copertina per il nuovo mappamondo di Mercurio, butterato da crateri di origine vulcanica appena iniziato “l’ultimo pesante bombardamento” di circa 4 miliardi di anni fa, e non dopo. Si sospettava un ribollimento interiore, la missione Messenger conferma.

Un bouquet di buone intenzioni:
bene il discorso di Obama sul clima, sempre che non rimaga aria fritta
– il 10 luglio, il comitato del Parlamento europeo potrebbe cambiare idea, nonché le norme sui biocarburanti per renderle evidence-based
– dopo 10 anni di studi e rapporti tenuti segreti per non allarmare la popolazione, da qui al 2020 il governo cinese spenderà l’equivalente di 81 milioni di dollari per ridurre il pericoloso livello di inquinamento delle acque presunte potabili, noccioline
–  l’insegnamento evidence-based è stato approvato da cinque stati americani, ma “more people hate evolution and climate change, more than just evolution alone“:

miracolo nella UE:

The agreement for Horizon 2020 sweeps away the onerous red tape involved in the present diverse arrangements and replaces it with an across-the-board 25% reimbursement rate for all.

– grandiosa scoperta di Thomas Flood et al.: due e soltanto due neuroni determinano il comportamento alimentare dell’amata moscerina,
– una ritrattazione conquistata da Ten Feizi dopo 19 anni – chapeau alla prof e dettagli da Retraction Watch.

Vedi anche, su un’altra rivista, l’opera di due fisici iraniani così presentata:

We think that falls under the broader category of plagiarism — after all, as Heisenberg famously postulated, the same text cannot simultaneously appear in two published articles under different authorship. Or something like that.

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Da Science
– l’invenzione dell’agricoltura non solo continua a retrocedere nel tempo, in media ora risale attorno a 12 mila anni fa, ma ormai spazia per tutta la Mesopotamia, dalla Siria nord-occidentale ai Monti Zagros (Iran)
– su un tema affine, Carlo Fezzi et al. hanno creato un modello di previsione a 50 anni per le destinazioni d’uso del territorio britannico, e per le ricadute ecologiche ed economiche, il primo così dettagliato, mi sembra. Commento gratis:

If agriculture is the top national priority and environmental regulations made more flexible than they are today, the annual revenue from the land increases by $1.4 billion over 2010. But if outdoor recreation and reducing greenhouse gas emissions are made top goals, then the value of land increases by $29 billion a year. That more than covers the $1.5 billion cost of protecting land that is rich in biodiversity. “It costs money to save biodiversity, but it’s not as much as you’d think,” says Bateman.

Dati in sterline qui.

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Dall’Economist
articolo divertito à propos della ricerca di David Johnson et al. su come le piante comunicano attraverso i funghi del suolo, una conferma che piacerà ai pionieri italiani Manuela Giovannetti e Stefano Mancuso.

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Journal of Negative Results

Da PLoS One: “Failure to demonstrate that playing violent video games diminishes prosocial behaviour” (qualcosa non mi quadra, studio e magari ci torno su).

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Dal New Yorker (h/t Michael Mann):

two-year study by the Investigative Reporting Workshop at American University, released today, illustrates what might be one of the reasons why (President Obama) had to take this circuitous route. Fossil fuel magnates Charles and David Koch have, through Americans for Prosperity, a conservative group they back, succeeded in persuading many members of Congress to sign a little-known pledge in which they have promised to vote against legislation relating to climate change unless it is accompanied by an equivalent amount of tax cuts.

American for Prosperity paga i politici compiacenti, risultato:

Signatories include the entire Republican leadership in the House of Representatives, a third of the members of the House of Representatives as a whole, and a quarter of U.S. senators.

Principali beneficiati dai Koch 2007-2011

(milioni di dollari)

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Steph risponde con dati aggiornati alle bufale evidence-free dei globalcoolisti; Riccardo Reitano risponde idem a quelle degli ital-coolisti; il “fisico della domenica” Giancarlo De Marchis spiega rava e fava a un “giornalista della domenica”.

E’ un gomblotto per rubar il meste’ a ‘na povera oca.

2 commenti

  1. Oca,
    poiché pare che comprendere la prosa italiana sia diventato ancora più difficile del capire la termotecnica, vorrei precisare, per evitare che si scateni una qualche bagarre, che io non ho detto che le misure di Levi non siano conservative, ma solo che la giustificazione da loro addotta nelle pagine 6-7 del TPR è errata e dà l’impressione (ma solo quella) che i 7 saggi non abbiano compreso a pieno il funzionamento di una termo-camera. Questo non mi lascia assolutamente tranquillo riguardo alla loro comprensione del funzionamento del wattmetro AC, che è macchina ben più complessa. Anche perché il report della misura in ingresso è del tipo: abbiamo misurato tot kWh in 96 ore.
    Sono quasi sicuro, ma mi potrei sbagliare, che Nature non accetterebbe una misura siffatta, neanche per l’invenzione del millennio.

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