Raffreddamento (O's digest)

Salvatore Ceccarelli della CGIAR segnala l’articolo “Biotech feels a chill from changing U.S. patent rules“, di Kelly Servick, a un anno della sentenza della Corte suprema che annullava i brevetti della Myriad Genetics su certe sequenze di geni umani in quanto prodotti della natura e non invenzioni.
Pare sensato, ma al convegno mondiale della Biotech Industry Organization

attorneys and executives traded stories of recent, unexpected rejections by the U.S. Patent and Trademark Office, whose new guidelines for deciding what is patent-eligible have drawn heavy criticism. Biotech representatives fear that applying the Supreme Court’s precedent beyond DNA—to products such as chemical compounds, antibodies, seeds, and vaccines—could chill efforts to commercialize scientific discoveries made at universities and companies

In realtà, il raffreddamento segue un surriscaldamento insostenibile, come spiegato per es. da articoli su Nature

*

La copertina, un commento e tre papers  sono dedicati agli elettroni che vanno in giro nel grafene bi-strato. Le sue proprietà e come si calcolano dovrebbero far riflettere Camillo Franchini (non c’è solo la termodinamica chimica, nella vita…).
La direttrice Marcia McNutt annuncia che dal 1 luglio Science ha

a Statistical Board of Reviewing Editors (SBoRE), consisting of experts in various aspects of statistics and data analysis, to provide better oversight of the interpretation of observational data

Chissà se ha fatto in tempo a controllare il paper sul “forte aumento” dei terremoti attorno alla città di Jones, in Oklahoma. I dati sismici rilevati dalle aziende sono “privati”, quindi gli autori hanno usato quelli pubblici e un modello idrodinamico:

Earthquake hypocenters occur within disposal formations and upper-basement, between 2-5 km depth. The modeled fluid pressure perturbation propagates throughout the same depth range and tracks earthquakes to distances of 35 km, with a triggering threshold of ~0.07 MPa. Although thousands of disposal wells operate aseismically, four of the highest-rate wells are capable of inducing 20% of 2008-2013 central US seismicity.

Accid…, commenta Eric Hand anche se sta a Washington, DC.

– John Bohannon riprende lo scoop sui militari egiziani che curano l’AIDS e l’epatite C con la pistola magica C-FAST, e intervista Islam Hussein, l’unico scienziato ad avere denunciato pubblicamente la bufala  (prima che il presidente lo sbattesse in galera?). La settimana scorsa, i generali hanno deciso che è necessario un trial clinico più esteso. La pistola doveva essere distribuita a migliaia di esemplari in tutti gli ospedali del paese entro il mese prossimo.

– Kay Kupferschmidt scrive che gli psichiatri scoprono le virtù terapeutiche di sostanze psichedeliche vecchie e nuove, ma dicono così ogni dieci anni.
– I quattro interventi del Policy Forum riguardano l’IPCC e i provvedimenti per tamponare il risc. glob. Anche Brad Wible dice che i politici hanno cambiato il Sommario per decisori del vol. III (mitigazione, implicazioni economiche della) del 5° rapporto, per far contenti i propri governi.
– A proposito di clima, un gruppo coordinato da Steven Bograd della NOAA ha seguito l’andamento di cinque upwelling (dove le acque fredde risalgono alla superficie degli oceani insieme alle sardine!) tra il 1950 e oggi.  In tre di essi – e forse nelle Canarie, dove la variazione è meno evidente – i venti si sono intensificati, una conseguenza dei cambiamenti climatici prevista decenni fa da Andy Bakun.

Come sempre, tout se tient e gli upwelling causano ulteriori cambiamenti del clima. Pare che siano legati alla Pacific Decadal Oscillation che proprio decennale non è, anche se a occhio coincidono parecchio con l’ENSO.
Non si fanno i confronti a occhio, lo so, però… – upwelling della Niña in blu:
Values of the ONI, 1955 - 2011

***

Privacy secondo Big Brother

Sul sito della BBC visibile da paesi dell’UE, Google ha cancellato un commento a un articolo economico del 2007, in base al “diritto all’oblio”, anche se ogni commento ha l’opzione “complain” e basta usarlo per chiederne la rimozione. In 15 gg quell’articolo aveva raccolto 27 commenti, la notizia della cancellazione è arrivata a 788 in due giorni, nota un lettore oggi.

Parallelamente, FaceBook ha il diritto di manipolare a loro insaputa le emozioni di 680 mila utenti per una settimana, pur di pubblicare sui PNAS un paper di statistica bruta, firmato da Adam Kramer del suo Dip. di data mining con uno studente e un prof di Cornell. Forse sarà ritrattato per violazione delle regole etiche da parte degli ultimi due..

Scriveva Adam Kramer una settimana fa:

Having written and designed this experiment myself, I can tell you that our goal was never to upset anyone. I can understand why some people have concerns about it, and my coauthors and I are very sorry for the way the paper described the research and any anxiety it caused. In hindsight, the research benefits of the paper may not have justified all of this anxiety.

Lo scopo era di turbare la metà delle cavie che ha ricevuto notizie ansiogene a beneficio dell’azienda. Quanto alla caporedattrice dei PNAS, non si era stupita perché il comitato aziendale aveva approvato la ricerca

on the grounds that Facebook apparently manipulates people’s News Feeds all the time.

Ah be’ allora…

Rif. anche le disavventure di alcuni articoli del Guardian.

55 commenti

  1. Emergent complex states in bilayer grapheme:
    Appetibile gia’ dal titolo, ma non troppo sorprendente.
    In molti sistemi complessi una maggiore ricchezza nella struttura topologica delle interazioni in gioco permette al sistema di avere transizioni di fase …

  2. ocasapiens
    “già, non c’è solo la cinetica nella vita…”
    Mi sembra sia caduta sotto l’incantesimo di Neutrino pifferaio di Hamelin, spiazzante e pieno di risorse mondane e quantistiche come ogni fisico che si rispetti. Fra qualche giorno anche egli userà il prefisso magico “nano”, che apre la porta a tutte le reazioni.

  3. @Camillo
    Mi sembra sia caduta sotto l’incantesimo di Neutrino pifferaio di Hamelin, spiazzante e pieno di risorse mondane e quantistiche come ogni fisico che si rispetti.
    Vedo che non ha perso l’abitudine di generalizzare in maniera superficiale e di deridere intere categorie per cercare di colpire i singoli.

  4. Tempo fa un amico chmico mi disse che i fisici avevano fregato i chimici con i miracoli promessi, ma non rispettati, dall’equazione di Schroedinger. Dopo il Nobel per la chimica 2013 fisici e chimici potrebbero anche smetterla di detestarsi, ancor più se si parla di strutture a dimensionalità ridotta o comunque su piccola scala.

  5. E.K.Hornbeck
    “Vedo che non ha perso l’abitudine di generalizzare”.
    Vedo che non ha perso l’abitudine di lamentarsi.

  6. ocasapiens
    ““nano”: be’, la dimensione conta”.
    Conta in meccanica quantistica. Non conta in termodinamica chimica e in cinetica chimica. Non solo non conta, è sbagliato farne uso.

  7. Riccardo Reitano
    “fisici e chimici potrebbero anche smetterla di detestarsi”.
    Non so se “detestarsi” è il termine adatto. Certamente si creano frizioni quando gli uni invadono il campo degli altri. Nei giorni scorsi ho cercato di fare capire che esiste una termodinamica fisica distinta da una termodinamica chimica. Non distinta concettualmente, intendiamoci, ma distinta nei piani di studio delle due facoltà. Per questo scrivo “i fisici” e “i chimici”, una generalizzazione che fa adombrare Hornbeck, ma alla quale non mi sento di rinunciare.

  8. @Camillo
    Vedo che non ha perso l’abitudine di lamentarsi. […] Per questo scrivo “i fisici” e “i chimici”, una generalizzazione che fa adombrare Hornbeck, ma alla quale non mi sento di rinunciare
    Nessuna lamentazione.
    E’ che considero superficiali le generalizzazioni e autolesionista il generalizzare per categorie quando si vuole criticare le idee di una persona con cui non si e’ d’accordo.
    Non mi adombro e neppure voglio chiederle di rinunciare ad alcunche’; lei e’ liberissimo di autoledersi.

  9. Non vi si può lasciare soli un attimo che subito iniziate a litigare. ..nessuno ha niente da dire sulle ipotesi ardite di Nevanlinna? Pare consideri lo iodio 131, i raggi x o anche i gamma, e che l’Hot Cat parta a fiaccolate e poi possa anche fare a meno della corrente. Ci sarà da chiamare i dottori?

  10. A me hanno insegnato a usare gli strumenti giusti (strumentali e concettuali) nell’affrontare un problema una volta fissati livello di accuratezza descrittiva che si vuole raggiungere e tenuto ben conto dei inevitabili errori sistematici intrinseci allo strumento usato. Se accanto a tale insegnamento si aggiunge il concetto di invarianza di scala e le sue possibili violazioni (deboli e/o forti) si ha una metodologia di analisi che delimita molto bene i campi di applicabilità del tuo strumento senza correre il rischio di fare del tuo strumento un totem.
    Per me questo e’ il metodo scientifico, mentre dividere l’esperibile in cassetti isolati ne rappresenta la sua più’ grave patologia.

  11. Hornbeck
    “considero superficiali le generalizzazioni”
    Dare per scontato che i chimici non possono usare il calcolo tensoriale e i fisici la termodinamica chimica è una generalizzazione che spero anche Lei accetti. Dia un’occhiata ai programmi di studio delle varie facoltà e si renderà conto. Ritenere che quello che si fa in una facoltà possa essere trasferito con un po’ di buona volontà in un’altra facoltà è da persona ingenua.
    Neutrino sa delle cose che io non riesco nemmeno a immaginare e viceversa. Non mi pare di fare un’affermazione rivoluzionaria.
    Per inciso: accanto a una termodinamica chimica esiste una termodinamica fisica. Esiste anche la termodinamica di Shannon. Ognuno si occupa del pezzo che gli compete e cadono gli attriti e le incomprensioni che giustamente lamenta Reitano.

  12. Cimpy
    “Non vi si può lasciare soli un attimo che subito iniziate a litigare.”
    Non è un litigio, è un normale confronto tra un chimico e un fisico. Dovete farci l’abitudine.
    Senta questa: Daddi, Mastromatteo e altri due fisici avrebbero dovuto costituire un gruppo di lavoro presso il CAMEN. Per portare un po’ di equilibrio il Direttore Scientifico chiese di introdurre un chimico, me. Essendo volpino, sapeva che il chimico sarebbe servito da contrappeso a un gruppo troppo omogeneo.

  13. @camillo
    Ognuno si occupa del pezzo che gli compete e cadono gli attriti e le incomprensioni che giustamente lamenta Reitano.
    Peccato che la natura se ne infischia dei cassetti accademici…
    Ma tu pensi veramente che tutti i problemi di frontiera tra elementi chimici puo’ o meno complessi e superfici posare essere risolti con modellini a palle?
    E per cortesia non citare il Cecam (oppss Camen) come esempio di organizzazione scientifica valida, cadi nel provincialismo ….

  14. @Camillo
    Dare per scontato che i chimici non possono usare il calcolo tensoriale e i fisici la termodinamica chimica è una generalizzazione che spero anche Lei accetti.
    La generalizzazione che non condivido e’ discutere con *un* fisico e trascinare nella discussione *tutti* i fisici.
    Cercare di contrastare *un* fisico dell’INFN che si occupa di fusione fredda e, di conseguenza, concludere che tutti i membri dell’INFN, *tutti*, “ci siete caduti come pere mature”.
    Criticare un professore emerito di Bologna e, di conseguenza, deridere *tutti* i laureati di Bologna.
    Contrastare un ricercatore che sfrutta la propria liberta’ di ricerca per occuparsi di fusione fredda e, quindi, combattere la liberta’ di ricerca in quanto tale.
    Con questa tecnica, oltre che l’interlocutore diretto, e’ in grado di rendersi ostili (e rendere ostili alla propria causa) percentuali consistenti delle categorie che generalizza. Quello che non riesco a capire e’ se questo lei non riesce a comprenderlo o se le e’ chiaro ma non le importa.
    Ma, come le ho detto, lei e’ libero di autoledersi.

  15. @Neutrino

    per cortesia non citare il Cecam (oppss Camen) come esempio di organizzazione scientifica valida,

    Provincialismo e burbanza è mettere a confronto enti di ricerca e sbagliare un acronimo. “Noi siamo più bravi di voi, voi siete meno bravi di noi”. Intanto all’INFN state ancora a chiedervi se avete fatto bene o male a chiudere il laboratorio di Celani. Capiterà che il laboratorio sarà restituito a Celani ope legis. Bella figura, non avete autonomia, vi lasciate gestire dai politici. In 6000 avreste dovuto mettere sottosopra l’Italia.
    “Ma tu pensi veramente che tutti i problemi di frontiera tra elementi chimici puo’ o meno complessi e superfici posare essere risolti con modellini a palle?”
    Frase insensata da fisico. Elementi chimici? Ci sono elementi non chimici? Quali sono i “problemi di frontiera” che la chimica risolve con modellini a palle?

  16. Bonomo
    il giudizio scientifico su un ricercatore non si dà sul singolo lavoro e non è nè il Rettore nè tanto meno il MIUR deputato a darlo. Trovo pericoloso questo modo di pensare di “minacciare” una ritorsione per un lavoro anche se mal fatto. Fare ricerca non è come andare dal meccanico che se non mi aggiusta la macchina non lo pago.

  17. Eppure Hornbeck mi convince: certe generalizzazioni sembrano decisamente eccessive – ricordano quelle di certi fautori della fusione fredda quando alternano i mantra del “MIT, NASA, UNIBO, ENEA,..con noi” e “i Poteri Forti contro”. Poi se si va davvero a guardare si scopre – per esempio- che all’ENEA forse hanno più fiducia in ITER e che qualche figura in posti chiave invece segue la FF. Qualche figura, anche retorica…

  18. @Camillo
    Scrivi oggi:
    Bella figura, non avete autonomia, vi lasciate gestire dai politici. In 6000 avreste dovuto mettere sottosopra l’Italia.
    il 19 settembre 2012 alle 6:01 am scrivevi
    Se la prendono comoda all’INFN. Sarà l’atmosfera dolce dei Colli Romani e la disponibilità di buon vino. … omissis …
    Poi ci lamentiamo se se la prendono con gli statali.

    che dire CVD.
    ps :infn fa in organico circa 1200 tra ricercatori e tecnologi e altrettanti associati (universita’ ed enti di ricerca). 1/3-1/2 del dato da te citato.

  19. Neutrino
    purtroppo questa è l’aria che tira da un bel po’ di tempo in Italia ed è quella che giustifica il ridimensionamento di Università, Enti ed investimenti in ricerca e formazione. In fondo “i politici” con cui ce la prendiamo sempre non fanno altro che riflettere un sentimento diffuso. Il capro espiatorio è stato trovato e non mancano di certo i “grandi” economisti/opinionisti/tuttologi della Bocconi a supporto.
    E l’Italia continua ad andare indietro, ovviamente, non per incapacità ma per scelta. Immagino che prima o poi ci sveglieremo da questo incubo ma vista la reattività degli italiani facile che sarò già in pensione e le figlie all’estero.

  20. Neutrino

    1/3-1/2 del dato da te citato.

    Veramente io ho citato te. Non sono però in grado di trovare il commento. Forse qualcuno ricorda quel 6000.
    Comunque è una storia nota: gli altri sono sempre meno bravi di noi e gli si può anche storpiare l’acronimo. CAMEN diventa CECAM; Carpinteri diventò Carpentieri per un chairman che non lo conosceva né come piezoman né come altro.

    1. Cimpy,
      forse il signore ha preso troppo sole e basta un po’di riposo con la sacca del ghiaccio in testa a riportarlo in sé.
      Camillo,
      (la dimensione) Non solo non conta, è sbagliato farne uso.
      Mai farne uso, né per progettare catalizzatori efficienti né per capire come si piega una proteina?
      Hanno ragione Hornbeck, Neutrino, Cimpy, Reitano e pure io: generalizzi proprio come i FuFisti e consideri traditori della causa anti-FuF chi si rifiuta di farlo. Sei contento se dico che i centri di ricerca militari abboccano a qualsiasi bufala dai criceti esplosi con la mente al reattore piezonucleare di Cardone?

  21. @Camillo
    Frase insensata da fisico. Elementi chimici? Ci sono elementi non chimici?
    E questo che vorrebbe dire?
    Lei ritiene che la parola “elementi”, nella lingua italiana, indichi solo gli “elementi chimici”?
    Se davvero lo crede, le consiglio di consultare un qualsiasi dizionario.
    Trovando, in rete, quello Treccani trovo gli elementi naturali della filosofia di Empedocle (acqua, aria, terra, fuoco), gli elementi intesi come costituenti di qualcosa di piu’ ampio (elementi architettonici, elementi di una pila, elementi di un termosifone), gli elementi linguistici (elementi vocalico, consonantico, radicale, sintattico, grammaticale) e si continua con la metrica, l’economia, la matematica e molto, molto altro.
    Ai suoi tempi non esistevano di “elementi di geometria”?
    Voglio sperare che questo le sia chiaro e che la sua fosse solo un’infelice battuta intesa a punzecchiare Neutrino.
    Ma qui vediamo la solita generalizzazione autolesionista: discute con *un* fisico, cita una sua frase che ritiene errata (che lo sia o meno e’ irrilevante, ai fini del presente ragionamento) e cerca di deriderlo concludendo che la sua e’ una “frase insensata *da* fisico”. Cosa crede che penseranno, di lei, i fisici in ascolto? E, di conseguenza, cosa crede che penseranno della sua crociata contro la fusione fredda?

  22. @Camillo
    Io ho stima della tua persona e della tua cultura scientifica.
    Questo come premessa.
    Ho usato Cecam al posto di Camen due volte. La prima volta solo un paio di giorni fa nel tuo blog per un cortocircuito mentale (ho problemi con gli acronimi e li uso random se essi hanno un suono simile) La seconda ieri con piena consapevolezza.
    Ma il tuo atteggiamento irrita. Sequo il tuo blog dal’inizio del 2012 e non c’e’ stato 3D in cui il mantra sui fisici e sull’INFN non sia stato reiterato all’infinito. Non mi scandalizza lo sfotto’ tra le diverse discipline, può’ essere anche divertente.
    Ma nel tuo caso, io ci vedo come fondamento una visione della scienza e del modello organizzativo che essa assume profondamente e radicalmente diversa dalla mia, e di molti miei colleghi fisici.
    Io personalmente ho sempre cercato di far emergere la tua concezione, ma non ci sono riuscito.
    Per cui, essendo la polemica fisici-chimici-farmacisti un pochino insipida, vorrei chiderla qui.
    Se poi vorrai fare un post sull’organizzazione della scienza e sul metodo scientifico esponendo per bene il tuo pensiero felice di discutere.

  23. ocasapiens
    “Mai farne uso,”
    Mai farne uso quando farne uso è un errore concettuale. Celani fornisce un esempio vistoso:
    The second principle would only apparently be violated, but in reality, since it is a statistical
    principle, it simply cannot be applied to systems consisting of a relatively small number of atoms. The non-applicability can also be extended to a macroscopic system consisting of relatively isolated
    nanoscopic structures (e.g. clusters)
    Capito il concetto? nano + nano + nano = macro.
    L’errore di Celani dipende dal fatto che i fisici non conoscono la termodinamica chimica, non per cattiveria, ma perché non è considerata nei loro piani di studio. E’ riuscito Neutrino a descrivere l’errore in cui è incorso Celani? Non c’è riuscito, perché ha deviato sulla meccanica statistica di Boltzmann. Il commento sull’articolo di Celani non è accettabile. E’ chiaro che ogni volta che un fisico, qualsiasi fisico, si cimenta in argomenti come catalisi, equilibri chimici e simili straparla. Queste cose non si possono dire in una conferenza aperta al pubblico, ma in blog sì, senza che la gente prenda cappello.
    Per converso, i chimici non saprebbero progettare un microchip; non sanno nemmeno come funziona un televisore a led.
    Nel mio blog cerco di fare capire che non è per caso se hanno chiuso il laboratorio 25 di Frascati; può essere utile ai 5* capire che cosa è successo. L’articolo di Celani proposto da HT si presta a fare ragionare i 5*, se hanno voglia di farlo. Il guaio è che da quelle parti si affidano più ai fisici che ai chimici, che è come affidare a un dentista la cura della cistifellea.
    .

  24. ocasapiens
    Un libro può fare la differenza. Ho notato una buona preparazione in termodinamica e cinetica chimica in quanti si sono serviti di questo testo, consigliato in molte Università nei piani di studio di fisici e ingegneri. A Pisa lo usano anche a Chimica, credo.
    Paolo Silvestroni
    Fondamenti di Chimica
    Veschi

  25. Neutrino
    “Se poi vorrai fare un post sull’organizzazione della scienza e sul metodo scientifico esponendo per bene il tuo pensiero felice di discutere.”
    Questo credo sia un argomento per fisici.
    Personalmente non sono interessato ad argomenti di carattere generale, tipo “Fisica e Filosofia” di Heisenberg. L’ho letto solo per rispetto, annoiandomi a morte. Nevermore.

  26. @Camillo
    ““nano”: be’, la dimensione conta”.
    Conta in meccanica quantistica. Non conta in termodinamica chimica e in cinetica chimica. Non solo non conta, è sbagliato farne uso.
    Camillo, non posso che unirmi a tutti quelli citati da Sylvie e deplorare alcune tue convizioni, profondamente errate a mio modo di vedere, che alla fine si ritorcono contro di te. Io ho studiato sul Silvestroni, però era il 1970. In quasi 50 anni le cose sono cambiate. Ma a dirlo non sono io (ingegnere) o Neutrino (fisico): ad averlo detto è uno dei più grandi chimici teorici viventi, la Signora Debra Searles maritata Bernhardt.
    La Signora ha in pratica dimostrato che la seconda legge della termodinamica e il principio zero (quello della proprietà transitiva degli equilibri) non sono leggi di natura ma teoremi di statistica (esattamente come il principio di indeterminazione o la formula di Bell). Che cosa c’entra questo col nano?
    E’ presto detto, è partita (assieme ad altri) proprio da lì (dal nano e dal femto) e ha dimostrato il Fluctuation Theorem, il quale per un sistema molto piccolo (nano o meso) su un tempo molto piccolo calcola la probabilità che a fronte di un aumento di entropia previsto nell’evoluzione di un sistema lontano dall’equilibrio si abbia invece l’evoluzione opposta, ossia una diminuzione di valore assoluto uguale e segno opposto dell’entropia stessa. Ovviamente la probabilità non è nulla e può dare effetti misurabili. E’ solo quando i tempi si allungano e le dimensioni crescono che si arriva al secondo principio come lo conosciamo.
    E questa ultima affermazione spiega pure perché Celani ha torto marcio; ma non c’è bisogno, da parte tua, di dire cose avventate e litigare con tutti quelli che non la pensano come te, per dimostrarlo. I teoremi ben dimostrati non si invalidano se le ipotesi iniziali sono giuste: Celani dovrebbe dirci quale ipotesi di Searles è errata.
    Ovviamente, la signora non si è limitata a dimostrare il teorema, ha fatto pure l’esperimento:
    G.M. Wang, E.M. Sevick, E. Mittag, D.J. Searles and D.J. Evans, (2002) “Experimental demonstration of violations of the Second Law of Thermodynamics , Physical Review Letters, vol 89, 050601.
    Come vedi anche l’esperimento segue la pubblicazione del Silvestroni di circa 40 anni. Panta rei.
    Ti ho spedito i lavori.

  27. @Camillo
    E’ chiaro che ogni volta che un fisico, qualsiasi fisico, si cimenta in argomenti come catalisi, equilibri chimici e simili straparla.
    Vedo che non perdi l’occasione per reiterare la tua ossessione.
    Nella frase da te riportata non c’e’ da trovare nessun errore, perché’ semplicemente non ha contenuto scientifico.
    Il primo capoverso e’ banale, il secondo finche’ non contestualizzato e formalizzato e’ aria fritta.
    Solo un’ignoranza pari a quella dell’estensore della frase può’ portare a considerarla una affermazione da analizzare con attenzione.
    Ribadisco,
    hai una vasta cultura scientifica, ma, da quel che dici e’ del tutto evidente che non hai affrontato mai un problema scientifico.
    Problema tuo !

  28. Giancarlo
    “La Signora ha in pratica dimostrato che la seconda legge della termodinamica e il principio zero (quello della proprietà transitiva degli equilibri) non sono leggi di natura ma teoremi di statistica (esattamente come il principio di indeterminazione o la formula di Bell).”
    Non c’è testo di termodinamaica chimica che non metta in evidenza che il secondo principio è di natura statistica. Basterebbe fare riferimento alla definizione di entropia di Boltzmann, statistica pura.
    “Io ho studiato sul Silvestroni, però era il 1970. In quasi 50 anni le cose sono cambiate.”
    Quali cose sono cambiate? Forse tecniche di insegnamento, non certo gli enunciati di termodinamica.
    Se il solo merito della Signora Debra Searles è di avere scoperto che il secondo principio è di natura statistica non è un merito da ricordare, è la scoperta dell’acqua calda.
    Ho notato che in molti testi il “secondo principio” è diventato “seconda legge”, per mettere in evidenza che nel mondo macro ciò che è statisticamente probabile diventa legge.

  29. Neutrino
    “Straparla.”
    Straparla come un chimico che volesse occuparsi della teoria delle stringhe.
    Mi sono accorto durante lo sviluppo del blog che catalisi, equilibri chimici, energia di attivazione sono argomenti affrontati con difficoltà da chi non ha una preparazione chimica. Siccome è successo con molti amici che, forse a torto, assimilo ai fisici, ho ritenuto che mancassero i fondamentali.
    Leggerò con curiosità l’articolo di Debra Searles. Non sarà mica una fisica?

  30. Camillo,
    Ogni volta che un chimico nucleare si cimenta con la chimica delle nanodimensioni straparla?
    Per esempio, la signora Searles e i suoi colleghi chimici hanno “scoperto” condizioni necessarie per violare il 2° principio.
    Altro che gros lapin, sei testardo come un mulo.

  31. @Camillo
    Se il solo merito della Signora Debra Searles è di avere scoperto che il secondo principio è di natura statistica non è un merito da ricordare, è la scoperta dell’acqua calda.
    Hanno fatto un esperimento in ambiente nano in cui il secondo principio è violato (nel senso che l’entropia diminuisce): che altro dovrebbero fare? Farlo a casa tua?
    Ricordati che il mio appunto è sul fatto che tu dica che le scale spazio-temporali sono ininfluenti sulla termodinamica.
    Camillo, Debra Searles è una chimica teorica: te l’ho scritto chiaramente. Mi stai deludendo un po’. O non credi a quello che dico?
    http://en.wikipedia.org/wiki/Debra_Searles

  32. @Ocasapiens
    Sylvie, avevo appena mandato quel lavoro a Camillo, ma evidentemente oramai vede rosso.
    Mi spiace.

  33. Ripartiamo dai fondamentali:
    il secondo principio della termodinamica è di natura statistica.
    Può essere violato solo in condizioni (statisticamente) particolari
    Giocando coi grandi numeri (o con il macro) diventa una legge all’atto pratico
    Facciamo contento anche Franchini: Celani sbaglia.

  34. @Camillo
    ogni volta che un fisico, qualsiasi fisico, si cimenta in argomenti come catalisi, equilibri chimici e simili straparla […] i chimici non saprebbero progettare un microchip; non sanno nemmeno come funziona un televisore a led […] Il guaio è che da quelle parti si affidano più ai fisici che ai chimici […] Straparla come un chimico che volesse occuparsi della teoria delle stringhe
    Nessuno afferma che fisici e chimici siano la stessa cosa. Ovvio che ci sono competenze specifiche e differenziate. Ovvio che ci sono modi diversi per affrontare i problemi e che le diverse formazioni hanno un peso rilevante.
    Eppure (come gia’ osservava Neutrino) queste sue affermazioni, e moltissime altre che le hanno precedute e che lei ripete in maniera ossessiva, mi ricordano in maniera impressionante le barzellette su ingegneri, fisici e matematici (o delle diverse tipologie di ingegneri) che io e altri coetanei ci scambiavamo all’epoca degli studi universitari.
    Molte erano divertenti — e alcune le riciclo, con successo variabile, anche oggi — ma io e i miei coetanei eravamo consapevoli che erano barzellette. E andavamo oltre.
    Ho sempre piu’ l’impressione che lei non sia mai andato oltre e che veda le specializzazioni nella scienza come una gigantesca barzelletta che, pero’, lei prende sul serio.
    La stessa sua ossessione nel cercare di capire quale sia la preparazione universitaria dei suoi interlocutori — informazione senza la quale lei sembra rifiutare un dialogo costruttivo — mi sembra sia un’ulteriore prova della sua necessita’ di suddividere le competenze in scatole precise e rigidamente non comunicanti.
    E, quindi, non c’e’ da sorprendersi se — per lei — un fisico vale l’altro e un’affermazione sbagliata di un fisico diventa un’affermazione che dimostra l’ignoranza di tutti i fisici.
    Con “andare oltre” intendo dire che, quando si diventa grandi, ci si rende conto che gli estremi all’interno delle singole classificazioni presentano differenze che sono molto piu’ ampie delle differenze tra le medie tra classificazioni vicine.
    Ci si rende conto che le passioni dei singoli individui — o anche l’estrema varieta’ delle esperienze lavorative — possono portare ad approfondire (con estrema efficacia) argomenti che potrebbero sembrare incongrui, in base alle sue rigide classificazioni.
    Ci si rende conto che ognuno di noi ha dei limiti e dei punti di forza che poco hanno a che fare con il titolo di studio.
    Queste cose non si possono dire in una conferenza aperta al pubblico, ma in blog sì, senza che la gente prenda cappello.
    Spero stia scherzando; altrimenti questo e’ un gigantesco errore di valutazione.
    Un blog *e’* una conferenza aperta al pubblico.
    A un pubblico molto piu’ ampio di qualunque conferenza fisica.
    Con parole che rimangono registrate, nei secoli, negli archivi dei motori di ricerca.
    Dicendo “queste cose” in una conferenza, lei riuscirebbe a conquistare l’ostilita’ di solo alcuni dei presenti alla conferenza. E, probabilmente, la cosa sarebbe dimenticata prima della conferenza successiva.
    Dicendo queste cose in un blog, lei e’ in grado di conquistare l’ostilita’ dei fisici (o di chiunque altro decide di generalizzare in maniera insultante) per i prossimi secoli.
    Personalmente non sono interessato ad argomenti di carattere generale, tipo “Fisica e Filosofia” di Heisenberg. L’ho letto solo per rispetto, annoiandomi a morte. Nevermore.
    D’accordo, lei ha delle ottime conoscenze in campo chimico e totale disinteresse riguardo agli argomenti generali. E passi.
    Il problema e’ che, da queste basi, cerca di insegnare ai fisici di cosa dovrebbero occuparsi.
    Classifica gli scienziati in base agli stessi meccanismi delle barzellette.
    Pontifica su come dovrebbero essere organizzate, e di cosa dovrebbero occuparsi, le universita’ e grossi centri di ricerca come l’INFN.
    Classifica la fusione fredda come il male assoluto e, per combatterla, cerca di scatenare un’inquisizione contro coloro che cercano di praticarla. E, visto che alcuni di coloro che si occupano di fusione fredda lo fanno grazie alla liberta’ di ricerca, lei e’ pronto a buttarla a mare; perche’ ritiene sia meglio rinunciare a tutto quello che di buono puo’ scaturirne, piuttosto che qualcuno possa usarla per occuparsi di quello che lei ritiene sbagliato.
    Essere coerente e occuparsi solo di chimica no?

  35. Sylvie

    la signora Searles e i suoi colleghi chimici hanno “scoperto” condizioni necessarie per violare il 2° principio.

    Guardo meglio, ma mi sembra che tu abbia preso una cantonata. L’amabile Signora Searles non ha ” scoperto” niente, si è solo presa la briga di “dimostrare” che su piccola scala il 2° principio non si può applicare. Scoprire significa che nessuno prima di lei ci aveva pensato; non mi sembra il caso, anche un gros lapin sa che la termodinamica è statistica. Esiste perfino una disciplina che si chiama “Termodinamica statistica”.
    Je sui têtu comme un mulet.

  36. Cimpy
    “il secondo principio della termodinamica è di natura statistica.
    Può essere violato solo in condizioni (statisticamente) particolari”
    Cimpy impeccabile come sempre.
    Aggiungo che le condizioni particolari sono esclusivamente collegate alla dimensione del sistema. La termodinamica non si applica a 1000 molecole di idrogeno; si applica tranquillamente a 10^23 molecole di idrogeno, una mole.

  37. E.K. Hornbeck
    Un lungo intervento per cercare di dimostrare che chimici e fisici possono occuparsi di termodinamica chimica, di catalisi, di cinetica chimica con la stessa competenza, indipendentemente dal percorso di studio. Ossia uno può laurearsi in chimica e sapere tutta la fisica che serve nella vita e viceversa.
    A me sembra una tale enormità che se ho capito male mi scuso.
    Le difficoltà che si incontrano partendo da formazioni diverse sono enormi, come dimostra questa affermazione di Giancarlo, una delle persone che stimo di più:
    “Ricordati che il mio appunto è sul fatto che tu dica che le scale spazio-temporali sono ininfluenti sulla termodinamica.”
    Un colossale malinteso presto risolto, ma certamente legato ai nostri diversi percorsi di studio.

  38. @Giancarlo
    Mi spieghi come mai per camillo se ti occupi di termodinamica spari cazz* perche’ hai una formazione diversa e quando fai il fisico nucleare tutto va bene pur avendo una formazione da ingegnere ?

  39. @Camillo
    Un lungo intervento per cercare di dimostrare che chimici e fisici possono occuparsi di termodinamica chimica, di catalisi, di cinetica chimica con la stessa competenza, indipendentemente dal percorso di studio. Ossia uno può laurearsi in chimica e sapere tutta la fisica che serve nella vita e viceversa.
    A me sembra una tale enormità che se ho capito male mi scuso.

    Ha capito male.
    Accetto le sue scuse.
    L’amabile Signora Searles non ha ” scoperto” niente, si è solo presa la briga di “dimostrare” che su piccola scala il 2° principio non si può applicare.
    Avesse fatto anche solo questo, le sembra poco dimostrare una cosa simile?
    Vedo che nel brano che ho citato sopra usa il termine “dimostrare” in maniera molto disinvolta. Spero che la dimostrazione della signora Searles sia rigorosa.

  40. @Neutrino
    @Giancarlo Mi spieghi come mai per camillo se ti occupi di termodinamica spari cazz* perche’ hai una formazione diversa e quando fai il fisico nucleare tutto va bene pur avendo una formazione da ingegnere ?
    Scusi se provo a darle una risposta, anche se la domanda non era rivolta a me.
    Il discrimine principale, con Franchini, non sono la formazione e la coerenza di questa con l’argomento di cui ci si occupa.
    Il discrimine principale e’ se si e’ d’accordo con lui sull’argomento di discussione che gli sta a cuore al momento.
    Se si e’ d’accordo con lui, ci si puo’ occupare di fisica dei plasmi anche se si ha una laurea in lingue orientali con specializzazione nel teatro Kabuki; il parere sara’ comunque considerato autorevole.
    Se non si e’ d’accordo con lui, entra in gioco il discrimine secondario basato sulla corrispondenza tra l’argomento e la formazione.
    Presumo ci siano degli ulteriori discrimini ma, non avendogli mai rivelato la mia formazione, non ho mai superato il discrimine secondario.

  41. DISCLAIMER:
    probabile linguaggio da caserma, sensibili skippare
    —#—#—#—#—#—#—
    SERGENTE!
    COMANDI SIGNOR TENENTE!
    Prenda quattro consegnati e li accompagni al Circolo Ufficiali. Tenuta da fatica e scarpe ginniche.

    Embè Sergè? Azione!


    Che si deve fare Sergè?
    Non lo so, ora viene il Tenente e ce lo dice

    Bene Sergente, bravi ragazzi.
    Chi di voi si intende di chimica nucleare quinta dimensione?
    ???
    Embè? Tu Rossi?
    No Signor Tenente, io no.
    Tu, Bianchi?
    Mai sentita Signor Tenente.
    Verdi?
    Nemmeno io Signor Tenente.
    E tu neppure, eh Neri?
    Eh no Signor Tenente.
    HRUMPF. Ma che razza di debosciati hai trovato Sergè, sciacquini peggio di questi non ce n’ era?

    SERRRGENTE!
    COMANDI SIGNOR TENENTE!
    HO FATTO UNA DOMANDA CAXXO!
    SIGNORNO’ SIGNOR TENENTE, NON CE N’ ERA!
    NON CE N’ ERA COSA?
    SCIACQUINI PEGGIO DI QUESTI SIGNOR TENENTE!
    (Meno male non ci tocca fare la guerra, sennò erano caxxi) Bene coglionacci, fate schifo ma va bene lo stesso, tutti nel salone a lucidare il parquet che domani viene il Generale.

  42. Neutrino
    “come mai per camillo se ti occupi di termodinamica spari cazz* perche’ hai una formazione diversa e quando fai il fisico nucleare tutto va bene pur avendo una formazione da ingegnere ?”
    Giancarlo non ha mai sparato cazz* in termodinamica, è stato il primo a mettere in evidenza che la termodinamica non si applica su scala micro. Se non ricordo male la Searles l’ha scoperta lui.
    Per quanto riguarda il nucleare, ha studiato il trattato di chimica nucleare più imponente che esista, il Vertés.
    Se tutti fossero scrupolosi come Giancarlo non ci sarebbe bisogno di blog.

  43. E.H.Hornbeck
    “Avesse fatto anche solo questo, le sembra poco dimostrare una cosa simile?”
    Se è per questo Ruocco e il suo gruppo avevano già fornito dimostrazioni eleganti. Ora è di moda la Searles, ma io darei un’occhiata a quello che ha fatto Ruocco.

  44. @E.K.Hornbeck
    “Ha capito male.
    Accetto le sue scuse.”
    Quindi un chimico come me saprebbe fare fisica come Neutrino. Grazie per la considerazione.

  45. Eppure Hornbeck mi convince: le Università sono senza dubbio importantissime, ma la vera differenza la fa la testa delle persone. E i tomi ponderosi si possono studiare per superare un esame oppure perché la materia appassiona davvero, anche se non ci sarà alcun prof a interrogare. Per non parlare del problema di frequentare (o non frequentare): non è che i professori stessi siano tutti bravi ad insegnare o davvero padroni della materia che insegnano allo stesso modo, né che l’affollamento non abbia impatti…
    Non per nulla una laurea in sé aiuta ma non è certo sufficiente, o tutti i laureati (per meriti e dal 100 in su) sarebbero indistintamente delle cime. Invece pare proprio che non sia vero né quello né il suo contrario: sembra che fattori diversi concorrano al successo delle carriere personali, mica tutti legati all’eccellenza. Sarà un problema di Eccellenza Statistica

  46. Cimpy
    un corso di laurea offre delle oppurtunità, poi sta al singolo studente decidere cosa farne. Fatte ovviamente salve le note e possibili distorsioni, per diventare scienziati oltre la laurea ci vuole anche curiosità, impegno e dedizione.

  47. R.R., io concordo abbastanza. Aggiungerei cone ingredienti anche un QI decente e la possibilità di applicarsi.

  48. @Camillo
    Quindi un chimico come me saprebbe fare fisica come Neutrino. Grazie per la considerazione.
    Ha capito male anche stavolta.
    Dalle mie parole avrebbe, ragionevolmente, potuto concludere quanto segue: la fisica e’ un campo tanto complesso e la preparazione, e le esperienze, dei singoli sono talmente varie che nessuno puo’ far fisica come Neutrino se non Neutrino stesso. E nessuno puo’ far fisica come Camillo Franchini se non lo stesso Camillo Franchini.
    Che poi questo meriti un ringraziamento per la considerazione che le rivolgo… lo lascio alla libera interpretazione della sua autostima.
    Comunque, scherzi a parte (anzi: passando a scherzi di altro tipo), se sta facendo finta di non capire il significato di quello che le scrivo per sostenere la sua tesi affermando che e’ necessario un laureato specializzato (presumo in lettere) per comprendere testi in italiano di media complessita’ come quelli che le propongo… dubito che trovera’ molti disposti a crederle.

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