L’oca riceve e volentieri pubblica.
Oggi, Franchini, in risposta a Giancarlo (IbeC) scrive (tra altre cose)
L’errore di Celani fu di sostenere che Arata avesse prodotto ff nella sua bombolina. […]
Per un chimico queste considerazioni [sui principi alla base del fenomeno] sono molto più importanti che indovinare l’entità della compressione per asimmetria. Per un ingegnere è più importante far vedere che pressione si riesce a raggiungere. Facciamo mestieri diversi e ci interessiamo ad aspetti diversi di uno stesso problema. Normale.
Ma davvero?
Sarà vero che Celani è stato criticato da Franchini, in relazione alle sue affermazioni, solo perché sosteneva “che Arata avesse prodotto ff nella sua bombolina”?
Sarà vero che per il chimico Franchini le considerazioni sulla “pressione che si riesce a raggiungere” fossero, quando venne fissata la sfida, secondarie?
Proprio per nulla!
Sono convinto che l’attrito tra Franchini e Celani sia nato a causa di quest’ultimo che sosteneva che Arata aveva prodotto ff nella sua bombolina, ma il confronto è poi, evidentemente, degenerato sull’esperimento di compressione a 48 bar di Celani. Che Franchini ha negato essere avvenuto, arrivando a definire Celani e Arata due “millantatori” e la loro bombolina una “bufala”.
Può anche essere vero che ai chimici (in generale) interessino principalmente i principi alla base del fenomeno, ma la sfida del chimico Franchini al fisico Celani riguardava esattamente l’entità raggiungibile dal compressore in stile Arata. Per citare le esatte parole di Franchini, a riguardo:
La differenza quantitativa diventa differenza qualitativa.
E, di conseguenza, lo scopo dell’esperimento del gruppo GSVIT (con la benedizione di Franchini) aveva l’esatto e unico obiettivo di stabilire se, nel catodo in cella aperta, fosse possibile raggiungere pressioni significative (con “significative” fissato da Franchini — a seconda dei momenti — a 8, 10 e 50 bar).
Di seguito alcuni link a interventi di Franchini a riguardo:
- 19.04.2013, 19:15: [rivolto a Celani] La sfida nei miei confronti è diretta e pesante e non può non essere raccolta. Le chiederei pertanto di presentare la replica del brevetto Arata a un gruppo ristretto di esperti. Non è necessario che tutti i claims di Arata siano soddisfatti; è sufficiente dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è possibile e consente di raggiungere pressioni importanti.
- 28.04.2013, 23:23: io non escludo che, tenendo conto degli effetti Tafel-Volmer, qualche insignificante effetto di asimmetria si possa riscontrare sul catodo cavo; l’ho anche scritto. Quello che nego è che si ottengano pressioni di 50 atmosfere e oltre.
- 29.04.2013, 10:12: noi ci accontenteremmo di misurare una pressione di 50 bar
- 01.05.2013, ora ignota: Non chiedo a Celani di produrre 10000 atmosfere; me ne basterebbero 50 per chiudere questo blog per la vergogna di avere commesso un clamoroso errore di elettrochimica.
- 01.05.2013, 10:24: Ci sarebbe una soluzione molto semplice, elegante, definitiva: Mario Massa si fa prestare la cella di Celani, non importa se è incompleta, e fa il suo esperimento con comodo nel suo laboratorio, senza troppe spese. Se raggiunge cinquanta atmosfere Arata e Celani faranno un figurone; se non accade, il figurone lo faccio io. Aggiungo che a me basterebbero anche 8 atmosfere.
- 03.05.2013, 19:44: che il principio fisico sia confermato è tutt’altro che sufficiente. Qua siamo di fronte a pressioni di idrogeno presunte sperimentali in grado di stravolgere la metallurgia e l’elettrochimica note. La differenza quantitativa diventa differenza qualitativa. Per giustificare le pressioni di Arata e di Celani si deve fare appello a leggi di elettrochimica oggi inesistenti. Non vorrei che si arrivasse alla posizione di comodo “Arata ha ragione, anche se esagera con i numeri”.
- 02.05.2013, 19:12: Non esito a considerare Arata con la sue 10^4 atm e Celani con i suoi modesti 50 bar due millantatori.
- 15.05.2013, 23:14: La bombolina di Arata/Celani è una bufala che nessuno vedrà mai. Sono stato abbastanza esplicito? Se la replica di cui si vanta fosse riuscita, cioè se la bombolina di palladio che comprime idrogeno esistesse, Celani non si sarebbe fatta scappare la buona occasione per emergere dalla palude ff.
- 17.07.2013, 04:26: Se Celani vuole salvare la faccia deve prendersi una settimana di tempo e riportare in servizio la bombolina dove dice di avere compresso una cinquantina di atmosfere di idrogeno. Se ci riesce ci mobiliteremo tutti per dargli una mano. […] Ha idea del recupero di prestigio che otterrebbe se facesse vedere la sua bombolina sotto pressione?
- 04.08.2013, 05:37: Celani non ha superato 50 atmosfere e non scrive di avere rilevato reazioni nucleari. Possiamo fissare 50 atmosfere come limite da raggiungere.
- 11.08.2013, 07:20: Purché [Celani] non ci faccia vedere pressioni da pompa da bicicletta.
- 13.08.2013, 07:01: Cosa sono 1,5 atm? Siamo nell’ambito di una asimmetria possibile, che ho sempre ammesso anche al tempo degli scambi e-mail. Che brevetto sarebbe? Arata ne è molto orgoglioso e ci fa anche ff. Noi dobbiamo occuparci di pressioni che siano superiori almeno a 10 atm.
- 13.08.2013, 22:11: Io ho fissato un valore minimo di 10 atmosfere, per incoraggiare la costruzione della bombolina; avrei potuto scegliere le 60 atm di Celani, ma non ho voluto esagerare.
- – 13.08.2013, 22:24: 10 atmosfere sono già un bel valore per la bombolina. Sono talmente sicuro che non funziona che mi posso permettere di rischiare con valori molto bassi, da pompa da bicicletta.
- 14.08.2013, 03:01: Mi sorprende che di là nessuno riesca ancora a capire che si tratta di confrontare un compressore elettrochimico chiuso con il compressore di Arata, aperto. Eppure credo che conoscano Marini che scrive: nel brevetto di Arata si rivendica l’ottenimento di pressioni elevatissime di Idrogeno (H2) all’interno di un catodo cavo e chiuso di palladio (Pd), sulla cui superficie esterna viene fatto scaricare H+ a pressione atmosferica (open cell).
***
*
Florilegio, cont.
Dall’Agente Anatra 00h, 21/08/2015 alle 16:05
Riporto, di seguito, alcune affermazioni di Franchini che negano la comprimibilità’ in cella aperta ma che non riportano alcun limite agli strumenti tecnici per realizzarla (compresa una bolla d’aria che faccia da valvola da non ritorno) ad eccezione del fatto che la cella elettrolitica non debba essere chiusa.
- 11.04.2013, 11:37: Intendiamoci, la cella elettrolitica non deve essere chiusa, perché in quel caso la compressione elettrochimica avviene certamente.
- 11.04.2013, 14:12: La cella deve essere come questa, aperta e con un catodo di palladio a forma di bombola dove si raccoglie l’idrogeno.
- 18.04.2013, 12:20: ammetto che le cose cambierebbero nel senso che dice Arata se l’elettrolisi in ambiente aperto riuscisse a introdurre più idrogeno di quanto comporta il diagramma di stato.
- 19.04.2013, 19:15: [rivolto a Celani] Non è necessario che tutti i claims di Arata siano soddisfatti; è sufficiente dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è possibile e consente di raggiungere pressioni importanti.
- 03.05.2013, 19:44: Per giustificare le pressioni di Arata e di Celani si deve fare appello a leggi di elettrochimica oggi inesistenti.
- 08.05.2013, 19:26: Io ribadisco la mia posizione: a parte un impercettibile effetto di asimmetria, forse nemmeno misurabile, il catodo cavo di palladio funziona come un catodo massiccio di palladio.
- 06.08.2013, 09:03: Io sostengo che una cella aperta, cioè una cella dove l’elettrolita si trovi a pressione atmosferica come quella di Arata, non può servire come compressore elettrochimico. Qualsiasi dispositivo sperimentale vogliate provare va bene.
- 13.08.2013, 12:05: Mi sento molto tranquillo perché sia Mario che Giancarlo sono convinti che il metodo elettrochimico produca arricchimenti in idrogeno molto elevati; questo li fa orientare su Arata. Se i risultati diranno che la bombolina non funziona come compressore, nessuno potrà dire che gli ingegneri sono condizionati. Sono io a rischiare, non Celani. Se la bombolina funziona, Celani riavrà il suo prestigio e il suo laboratorio.
- 13.08.2013, 14:59: La compressione elettrolitica è nota da oltre cento anni, ma funziona con cella chiusa.
- 14.08.2013, 03:01: Più si propongono compressori elettrochimici chiusi, più si dimostra che possono essere solo chiusi.
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Fonte: Kincaid Park Foundation
Puntate precedenti
Sulla bombolina, dall’oca s.
- C’è posta, dr. Celani
- Dott. Celani, c’è posta per lei
- Personalmente (commenti)
- Quantum heat
- Il gregge alza la testa
- In vendita qui
- Primo rapporto dell’Agente Anatra 00h
Su un suo protagonista, ce ne sono 14 nel Parco delle Bufale.
Foto: INFN? Andrea “Mistero” Rampado? Nel dubbio, si ringrazia 22 passi.
@ Ascoli65
Scusa se ti cito in questo blog ma io non posso intervenire liberamente su Fusione Fredda (nel quale sono stato pressantemente invitato a commentare il tuo commento).
@ Ocasapiens
Le mie modeste antologie franchiniane sembrano aver attirato l’attenzione del soggetto analizzato.
Che non perde occasione di dimostrarci di essere completamente privo di onesta’ intellettuale. Infatti oggi scrive
Per gli ocaboys tutto quanto contrasta il test della bombolina è da respingere, quindi anche le mie osservazioni, accuratamente schedate. Psicopompo avrebbe potuto fare l’impiegato alla STASI.
Secondo Franchini avrei potuto fare l’impiegato della STASI?
E’ evidente che e’ molto scarso negli studi di fattibilita’: anche allora il mio tedesco, oggi anche tremendamente arrugginito, era troppo scadente per un impiego di quel tipo.
O forse Franchini pensa che la STASI si limitasse a conservare e catalogare le dichiarazioni *pubbliche* dei cittadini della DDR?
Chissa’ se confonde abitualmente anche il mestiere del giornalista (o di addetto “alle ricerche bibliografiche” per usare le sue parole (rigorosamente pubbliche)) con quello di agente di controllo e repressione di una dittatura o se questa confusione e’ un privilegio “ad hominem” che riserva esclusivamente a me.
Certo e’ che, in questo modo, cerca di distrarre l’attenzione dalla sostanza di quello che segnalo. Ovvero le sue ripetute e insistite contraddizioni. Che non puo’ negare, tanto sono evidenti.
E se uno scienziato non si vergogna delle proprie contraddizioni… che scienziato e’.
Comunque, sembra che sia ossessionato dalla mia mancata reazione al commento di Ascoli65 che contiene la conclusione
il test della bombolina non idoneo a dirimere sperimentalmente la questione della comprimibilità in cella aperta.
Sembra che a Franchini sfugga che il mio obiettivo non e’ dare giudizi sull’esperimento del gruppo GSVIT, ma verificare la credibilita’ di Camillo Franchini.
Qualunque siano le conclusioni sull’esperimento, le contraddizioni di Franchini rimangono e, quindi, la credibilita’ di Franchini si annulla.
Comunque, visto che ci siamo… anche se trovo interessanti le considerazioni di Ascoli65 (che non mi convincono fino in fondo, ma non sono in grado di formalizzare efficacemente le mie obiezioni) non mi sembra che possano portare legittimamente alla conclusione riportata sopra.
A meno che Ascoli65 ed io non abbiamo idee profondamente diverse sulla definizione di “comprimibilita’ in cella aperta”.
Ammesso e non concesso sia corretta la sua analisi e che l’intera pressione registrata sia stata “causata” dall’effetto Valvola di Non Ritorno data dall’aria inizialmente presente all’interno della bombolina e del manometro… non si tratterebbe comunque di compressione in cella aperta?
I ragionamenti di Ascoli65 mi sembrano possano essere un interessante tentativo per *spiegare* il fenomeno osservato (non mi azzardo a dire se in contrasto o in sinergia con la spiegazione franchiniana di “effetto assimmetria”), non per negarlo.
Paradossalmente, il paragone di Franchini con la camera d’aria di una bicicletta risulterebbe (se l’ipotesi di Ascoli65 fosse corretta) alquanto azzeccato. Il problema e’ che Franchini dava per scontato che la camera d’aria fosse bucata e non aveva assolutamente pensato (link a richiesta) che il foro potesse avere una valvola.
Se l’ipotesi di Ascoli65 fosse corretta, si aprirebbe un’interessante domanda: come evolverebbe la pressione se, al posto di comune aria, fosse stata presente dell’idrogeno. Anzi: un esperimento fatto in questo modo potrebbe valutare la correttezza della spiegazione di Ascoli65 (o, piu’ precisamente, potrebbe quantificare l’effetto Valvola di Non Ritorno, che mi aspetto ci sia ma che non sia in grado di spiegare, da solo, una pressione di 86 bar).
Dubito, pero’, che il gruppo GSVIT sia disposto a fare un’ulteriore esperimento a riguardo. Forse su richiesta di Ascoli65 ma non credo su richiesta di Franchini. Non dopo tutte le squallide insinuazioni da quest’ultimo sollevate contro Massa, Giancarlo (IbeC) e l’intero gruppo.
Riporto, di seguito, alcune affermazioni di Franchini che negano la comprimibilita’ in cella aperta ma che non riportano alcun limite agli strumenti tecnici per realizzarla (compresa una bolla d’aria che faccia da valvola da non ritorno) ad eccezione del fatto che la cella elettrolitica non debba essere chiusa.
– 11.04.2013, 11:37: “Intendiamoci, la cella elettrolitica non deve essere chiusa, perché in quel caso la compressione elettrochimica avviene certamente”
– 11.04.2013, 14:12: “La cella deve essere come questa, aperta e con un catodo di palladio a forma di bombola dove si raccoglie l’idrogeno”
– 18.04.2013, 12:20: “ammetto che le cose cambierebbero nel senso che dice Arata se l’elettrolisi in ambiente aperto riuscisse a introdurre più idrogeno di quanto comporta il diagramma di stato”
– 19.04.2013, 19:15: [rivolto a Celani] “Non è necessario che tutti i claims di Arata siano soddisfatti; è sufficiente dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è possibile e consente di raggiungere pressioni importanti”
– 03.05.2013, 19:44: “Per giustificare le pressioni di Arata e di Celani si deve fare appello a leggi di elettrochimica oggi inesistenti”
– 08.05.2013, 19:26: “Io ribadisco la mia posizione: a parte un impercettibile effetto di asimmetria, forse nemmeno misurabile, il catodo cavo di palladio funziona come un catodo massiccio di palladio”
– 06.08.2013, 09:03: “Io sostengo che una cella aperta, cioè una cella dove l’elettrolita si trovi a pressione atmosferica come quella di Arata, non può servire come compressore elettrochimico. Qualsiasi dispositivo sperimentale vogliate provare va bene”
– 13.08.2013, 12:05: “Mi sento molto tranquillo perché sia Mario che Giancarlo sono convinti che il metodo elettrochimico produca arricchimenti in idrogeno molto elevati; questo li fa orientare su Arata. Se i risultati diranno che la bombolina non funziona come compressore, nessuno potrà dire che gli ingegneri sono condizionati. Sono io a rischiare, non Celani. Se la bombolina funziona, Celani riavrà il suo prestigio e il suo laboratorio”
– 13.08.2013, 14:59: “La compressione elettrolitica è nota da oltre cento anni, ma funziona con cella chiusa”
– 14.08.2013, 03:01: “Più si propongono compressori elettrochimici chiusi, più si dimostra che possono essere solo chiusi”
E.K. Hornbeck,
OMG! Quos volunt perdere ecc.:
Se la bombolina funziona, Celani riavrà il suo prestigio e il suo laboratorio
Fa del suo meglio per farglieli riavere, spinto da Lurker-Puncher e Ascoli65.
Ascoli65: peccato, ce l’ha ancora con UniBo per la sfiatella, mentre certi prof fanno danni ben peggiori alla reputazione di UniBo.
Aggiungo al florilegio soprastante.
Se si trattasse dell’effetto di valvola di non ritorno perché finita la compressione la pressione tenderebbe a scemare?
Almeno mi sembra di ricordare così… ricordo male?
Sandro75k,
Ricorda bene, mi sembra. Dal resoconto del GSVIT
Una possibile spiegazione di questo comportamento (il rallentamento della curva di depressurizzazione, ndr) è basata su una riduzione del flusso di Idrogeno in uscita imputabile alla presenza di una piccola quantità di aria rimasta intrappolata inizialmente all’atto della chiusura del Catodo (ricordiamo che non è stato effettuato il vuoto). L’aria rimasta intrappolata, espandendosi via via che la pressione all’interno del Catodo cala, quando si raggiungono valori pressioni dell’ordine dei 15-20 bar, potrebbe aver creato, in alcune porzioni del Catodo di Pd, effetti tipo di valvola di non ritorno. Tale effetto invece non appare apprezzabile per valori di pressione all’interno del Catodo superiori ai 20 bar.
@ Oca Sapiens
Scusi se uso la sua tribuna per una rapidissima (prometto!) replica a Camillo “Grande Fratello” Franchini.
Forse non dovrei farmi trascinare nelle sue polemiche, ma mi ci tira proprio per i capelli (e si figuri che io sono calvo).
@ Franchini (su Fusione Fredda)
Lei è solo in moderazione, non è bandito.
Cerchi di mettersi d’accordo con se stesso:
– 23.02.2014, 07:43: “[…] altrimenti La bandisco come ho fatto con Hornbeck”
– 25.03.2015, 17:47: “Psicopompo non ha diritto di accesso a questo blog”
Se ha qualcosa di interessante da dire e lo dice con modi urbani, può farlo liberamente. Solo osservazioni tecniche però, non giudizi stile oca, che servono solo come diluente.
Quel “solo osservazioni tecniche” conferma che non sono libero di intervenire liberamente sul suo blog.
E’ contento di avere regalato un orgasmo intellettuale alla Sua guardiana? Le vorrà più bene
E questo cos’era?
Un esempio di quello che lei intende per “osservazione tecnica”?
Disclaimer:
– commento avulso dal contesto;
– linguaggio da caserma;
– senza senso.
Riass. punt. prec:
Il Tenente Fallace piange a dirotto
Fine riass. punt. prec.
Tenente, BA-STA! Un vero uomo non piange MAI! salvo quando gli muore la mamma.
…
Snif … e lei come lo sa?
Me l’ha detto il Capitano quella volta che piangevo io.
…
E … le era morta la mamma?
No.
…
…
E … che cosa le era successo?
…
…
Mi piaceva un Caporale …
…
Oh!
…
Eh!
…
…
E …?
…
E me l’hanno trasferito, me l’hanno! Hiii hiii me l’hanno trasferito hiii
…
…
Su, su, Sergente
…
snif
…
ecco bravo si ripigli, andiamo a lavarci il viso che poi andiamo allo spaccio a vedere se c’è qualche lavativo da cazziare.
@ Ascoli65
Al solito, intervengo qui per rispondere al tuo intervento la’.
Sì e NO. Sì, perchè la cella (lato elettrolita) è aperta. NO, perchè NON è la configurazione di cella aperta di cui si è sempre parlato nella controversia che avrebbe dovuto dirimere.
Il fatto che la configurazione di Celani fosse leggermente diversa non toglie che Franchini avesse lanciato la disfida relativa alla fattibilita’ o meno della pura e semplice compressione elettrochimica in cella aperta. Credo di averlo ampiamente evidenziato con le parole dello stesso Franchini; ti ricordo giusto le seguenti: “Io sostengo che una cella aperta, cioè una cella dove l’elettrolita si trovi a pressione atmosferica come quella di Arata, non può servire come compressore elettrochimico. Qualsiasi dispositivo sperimentale vogliate provare va bene”.
Il gruppo GSVIT ha mostrato che la compressione elettrochimica in cella aperta e’ possibile.
Non mi sembra che questo sia messo in discussione dalle tue osservazioni.
La tua affermazione secondo la quale “il test della bombolina non [sarebbe] idoneo a dirimere sperimentalmente la questione della comprimibilità in cella aperta” non mi sembra per nulla corretta visto che di compressione a cella aperta si e’ trattato. Secondo me, dovresti correggerla in “il test del gruppo GSVIT conferma indubbiamente la fattibilita’ della compressione elettrochimica a cella aperta ma potrebbe non essere sufficiente a confermare la compressione elettrochimica a cella aperta secondo lo schema Arata/Celani”.
Sul resto delle questioni tecniche, non intervengo.
Trovo offensivo, nei miei confronti, la parte non tecnica del tuo intervento. Ho avuto una giornata pesante e preferisco non commentarla per non trascendere.
Ascoli65,
E.K.Hornbeck non “trascende” mai, ma la parte non tecnica del suo commento riguarda anche me, e ho un po’ di domande.
Lei disapprova la mia decisione di pubblicare l’antologia fatta da E.K. Hornbeck:
… Il tuo post su OS è una conferma di questo clima (da tifoseria da stadio, ndr). Se si prescinde dalle poche righe a cui ho riposto qui sopra, per il resto si tratta di una sterile e cavillosa carrellata di citazioni di Camillo volte solo ad accusarlo e a metterlo in cattiva luce.
Domanda 1. Questa sua “sterile e cavillosa carrellata di citazioni” sulla mia presunta “muta primaverile” del 2012 è volta a mettermi in quale luce?
Sempre sotto la raffinata “osservazione tecnica” di Franchini per dirla con E.K. Hornbeck, lei aggiunge
Ma un conto è scherzare bonariamente sulla sua tetragonia da chimico (…) un altro è intervenire pesantemente in questioni intime e personali, come è avvenuto nel caso delle esortazioni a presentare le sue scuse.
Né Hornbeck, già bannato, né io abbiamo esortato qualcuno a chiedere scusa. Ma anche se fosse
Domanda 2. In che senso è “intima e personale” una sfida lanciata pubblicamente da Franchini insieme all’accusa di millantatore?
E a proposito di “questioni intime e personali”….
Domanda 3. Come mai ci rimprovera la mancanza di bon ton, e lascia passare senza batter ciglio
E’ contento di avere regalato un orgasmo intellettuale alla Sua guardiana? Le vorrà più bene
Errata corrige.
Nel mio precedente intervento:
– non “Non mi sembra che questo messo in discussione dalle tue osservazioni” ma “Non mi sembra che questo *sia* messo in discussione dalle tue osservazioni” (maledetta congiuntivite!)
– non “non mi sembra per nulla corretta visto di compressione a cella aperta si e’ trattato” bensi’ “non mi sembra per nulla corretta visto *che* di compressione a cella aperta si e’ trattato”
Scusate.
E.K. Hornbeck – corretto, s.
@ Oca Sapiens
Né Hornbeck, già bannato, né io abbiamo esortato qualcuno a chiedere scusa.
Io si’; prima di essere bannato. E credo che questo abbia contribuito parecchio a farmi bandire da Fusione Fredda.
Non ricordo con quali toni (se “esortato” sia il termine adatto) ma certo l’avevo consigliato in questo senso.
E penso di aver fatto la cosa giusta poiche’, all’epoca, avevo ancora stima di Franchini. E pensavo di dargli un consiglio (rafforzare un consiglio partito da altri, in verita’) che non potesse che avere un effetto positivo, sulla sua credibilita’ e, quindi, sul suo impegno contro la Fusione Fredda.
Probabilmente lo rifarei anche oggi ma per motivi opposti: ora, anche a causa di come ha reagito a quei consigli, ho la piu’ profonda disistima per lui ma ho notato che ignora sistematicamente tutti i consigli che gli do tendendo a fare il contrario. Dargli un buon consiglio e’ un modo molto semplice per aiutarlo a farsi male da solo. O forse e’ che, banalmente, detesto dare cattivi consigli.
Lurker, lei scrive
@Giancarlo
Visto che le piace mandare in giro saluti (anche non richiesti) per conto terzi,
mandi i miei saluti a ocasapiens. Io non lo posso fare direttamente in quanto sono stato messo sulla sua lista nera subito dopo avere postato un link ad un intervento di Ascoli65!
Lei mente.
Puncher-Lurker-Rott-Dino ha chiesto che l’utente “Lurker” fosse messo in moderazione quando si è accorto di aver trollato cinque volte di fila sotto nick diversi. Quindi ho tolto i 2 ultimi commenti-Lurker che Puncher-Lurker-Rott-Dino aveva mandato dallo stesso IP.
Se Lurker-Rott-Dino-Puncher ha fatto confusione tra i suoi nick e vuole che sia messo in moderazione Rott, Dino o Puncher basta che lo dica.
Invece ho deciso io di togliere 2 commenti di Lurker-Rott-Dino-Puncher firmati Dino, perché Dino era stato avvisato più volte che qui non può fare la réclame alla sua propaganda omofoba. Se Lurker-Rott-Dino-Puncher non ci crede, provi a farsi fare un contratto dall’agenzia di pubblicità…
Come tutti sanno, Lurker-Rott-Dino-Puncher compreso, non esiste alcuna lista nera, Asscoli65 può commentare quando vuole.
Anzi Lurker-Rott-Dino-Puncher è caldamente invitato a rispondermi
1. Nel caso di Marcial Maciel, il prete cattolico che ha fondato le Legioni di Cristo e una bella famigliola stuprando delle minorenni, qual è il termine religiosamente corretto per indicare il papà e le tre mamme?
2. La “teoria del Gender” (di cui parla Dino, ndr), è quella predicata dai preti pedofili: “Lasciate venire a me i bambini” e le bambine, no grazie? O è quella predicata e praticata dai Legionari di Cristo?
—
Oca sorry ma serve …
Posto stamane di la tre commenti
il terzo:
scopo della misura era capire se si potessero raggiungere decine di atmosfere in cella aperta come già si faceva dagli anni ’50, cosa che Camillo negava o ci si limitasse a qualche atmosfera. Io non ho mai detto che il comportamento delle due celle raggiungeva gli stessi risultati con la stessa efficienza. Vi sfido a trovare una mia affermazione in tal senso.
Concordo e difficilmente si puo’ mettere in discussione tale affermazione.
in cui riprendevo una frase di giancarlo e’ ancora in moderazione.
Neutrino,
fai bene, vorrei proprio evitare certe brutte esperienze.
—
E.K. Hornbeck,
grazie, ricordavo male. Ero per “scusate, ho sbagliato” a tutti quanti, ma senza esortare – anche perché mi sembra un automatismo che s’impara da piccoli o mai più.
@ Neutrino
Concordo e difficilmente si puo’ mettere in discussione tale affermazione.
E’ esattamente quello che mi fa indignare: cercare di negare, nascondere, stravolgere e fare dimenticare quello che e’ stato detto.
@ Oca Sapiens
Ero per “scusate, ho sbagliato” a tutti quanti,
Gli avrebbe conservato la stima umana da parte di tutti (forse l’avrebbe persino aumentata) e gli avrebbe evitato di avvitarsi nella spirale di recriminazioni, generalizzazioni superficiali, insinuazioni, insulti e menzogne che hanno reso il suo blog il pallido ricordo di quello che era.
Paradossalmente, proprio oggi noto un’ammissione che non e’ molto lontana dalle scuse (almeno a noi scettici): “Sta già emergendo nei commenti che io ho offerto un forte aiuto a Celani. Lo ammetto, è accaduto“.
Quella e’ la strada giusta. Avrebbe dovuto percorrerla 20 mesi fa.
Purtroppo, anche oggi insiste a cercare di riscrivere il passato con affermazioni come “Tutto l’ambaradam per vedere se le atmosfere erano poche o tante? Se la contesa sulle atmosfere è considerata interessante, rifacciano l’esperimento usando una vera cella di palladio.”
Peccato che, credo di averlo mostrato inequivocabilmente, l’esperimento di Massa — su esplicito e insistito incoraggiamento dello stesso Franchini — era proprio volto a verificare se le atmosfere erano poche o tante. E l’ha verificato.
Peccato che lo stesso Franchini avesse incitato Massa con un chiarissimo “Io sostengo che una cella aperta, cioè una cella dove l’elettrolita si trovi a pressione atmosferica come quella di Arata, non può servire come compressore elettrochimico. Qualsiasi dispositivo sperimentale vogliate provare va bene“.
Ma ora cerco di defilarmi per qualche giorno (sperando che Franchini non riesca nella Mission Impossible di tirarmi per i capelli in qualche polemica) o non riesco ad andare avanti nell’analisi del pregresso.
E.K. Hornbeck,
l’oca s. non è monotematico, l’analisi del pregresso non è urgente – credo che dalla sua antologia sia ovvio che Franchini s’inventa di tutto pur di creare risse e insultare chiunque gli ricordi i fatti – nel caso della bombolina, le sue stesse parole.
—
Lurker-Puncher,
lei vince il premio rimmel del giorno per
Nessun sistema fisico simmetrico, di qualunque tipo e natura, può generare un effetto asimmetrico. Si tratta di considerazione logiche elementari che non possono essere messe in discussione.
Mi scrive
Credo sia nell’interesse di tutti abbassare i toni.
Motivo per cui lei trolla e strilla da 10 gg…
Potrebbe, per favore, spiegarci la ratio di un post sulla Bombo Lina a due anni di distanza?
Come Giancarlo e Ascoli65 le hanno già spiegato, è il gioco di parole su “bombo”.
Mancavano argomenti? Serviva la rissa per guadagnare qualche punto di “audience”?
Lei confonde OS con FF.
I suoi datori di lavoro le hanno chiesto un cambio di strategia ?
Al contrario, come tutti possono vedere da 14 articoli, l’ultimo un mese fa.
Viene spontaneo chiedersi Cui Prodest tutto questo?
“tutto questo” essendo una sua fantasia, temo che dovrà rispondersi da solo “guardandosi allo specchio qualche volta”
Non dimentichiamoci, cara Oca, che io ancora aspetto da Lurker un lavoro scientifico pubblicato su qualche rivista indicizzata da pubmed (insomma, non il ciclostile del suo amico in parrocchia) a supporto della sua tesi (supportata da Camillo) che le donne single hanno statisticamente comportamenti piu’ caustici.
Per ora Lurker ha inanellato Ippocrate, Freud, siti web di aziende di consulenza di ipnosi e due libri di psicologi di inizio novecento. Niente di lontanamente confacente al metodo scientifico, nessuna traccia di medicina moderna. Mi aspetto che Lurker non creda nei batteri, visto che Ippocrate non ne parlava. Ne’ nell’evoluzione darwiniana, dato che nella Bibbia e’ rifiutata.
Camillo lo chiama “temerario”. Intanto, nei libri di testo universitari di psicologia, le panzane di Lurker sono rifiutate come balle maschiliste, “old ignorance”, frutto dei tempi e della societa’ in cui quei pensatori vivevano. Vedi, per Freud, J.F. Kihlstrom sull'”Hilgard’s Introduction to Psychology”, XIII Ed., by R. Atkinson, R.C. Atkinson, E.E. Smith, D.J. Bem, & S. Nolen-Hoeksemahttp://socrates.berkeley.edu/~kihlstrm/freuddead.htm [ora giunto alla XVI edizione]
Quando qualcuno gli indicava articoli trovati in siti web di aziende private oppure libri non accademici di un secolo addietro, Camillo era solito liquidare la cosa come “ravanare in internet” e pretendeva i sacri libri di testo. Ora, innamorato di chiunque gli dia ragione, li definisce temerari e schifa i libri di testo (preferendo credere a complotti come l’asservimento di tutti gli psicologi da un secolo a questa parte alla lobby femminista, noto gruppo dal potere infinito, per quello sono cosi’ poche nelle universita’).
Oh the humanity!
Lurker non ne azzecca una (e credo sempre di piu’ lo faccia apposta). E Camillo lo segue ad ogni pie’ sospinto.
Chissa’ chi quale luminare stara’ citando il temeraro Lurker (e, di riflesso, quale genio Camillo stara’ ammirando). Vediamo, Laura Marholm. Scrive Kirsi Tuohela, una storica della cultura all’Universita’ di Turku, “[Marholm] has been included to the group of New Woman writers of the 1890’s, portrayed being a female decadent, amateur psychologist and essayist.” Addirittura, “amateur psychologist”! Che fonti il temerario! Continuiamo: “She was largely read and also celebrated by “conservative” males and uneducated women while she at the same time was hated and seen as an anti-feminist by first rank feminists.”. Ecco, qui Marholm si sbaglia: era piu’ corretto dire che i maschilisti conservatori la stanno ancora leggendo, vero Lurker? … “she became a well-known anti-feminist”, ma forse e’ proprio per questo che Lurker l’ha scelta? Meglio una psicologa amatoriale ed antifemminista che uno qualsiasi iscritto all’ordine, maledetto complotto antimaschietti della scienza!
Gvdr,
grazie, so to speak, non avevo guardato i link, ma visto quello che Lurker-Dino-ecc. ricopiava qui immaginavo.
What’s hilarious è lo spettacolo di uno che odia Celani e uno che lo crede un genio predicare in coro la misoginia e la pseudo-scienza.
Gvdr,
p.s. a difesa dei passeri cinguettanti all’unisono, sono in tanti a ridicolizzare la loro “teoria del Gender“…