Cross-blogging del martedì

MedBunker ha scritto

Informazione alla faccia dell’intimidazione (seconda parte).

un must read come la prima parte. Spiega tra molto altro come mai domenica sera i difensori di Di Bella siano sbarcati tutti insieme sotto “Incontinenza“, e l’incontinenza più comica del blog di Daniele Passerini o dei fratelli  Marcianò. MedBunker conclud

In fondo, il fatto che qualcuno ricorra a questi mezzi significa una sola cosa: hai colpito con precisione l’obiettivo. L’unico rimpianto: l’assoluta inesistenza delle istituzioni che dovrebbero essere le prime a favorire la corretta informazione e lo sviluppo culturale della popolazione, fondamentalmente non sono fatti che li riguardano e non fanno nulla per sostenere una corretta informazione scientifica e culturale.
Ma chi fa informazione in genere non lo fa per avere qualcosa di materiale in cambio.

Sottoscrivo (grazie dottore, troppo gentile) e aggiungo solo alcuni problemini istituzionali che ci ostacolano:

  • una giustizia costosa e lentissima: il 90% dei cronisti sono precari, non possono permettersi le spese legali e il tempo di lavoro perso durante i 4, 6 a volte 9 anni necessari all’archiviazione di una querela (le spese iniziano con l’avviso “lei è querelata da X, si scelga un avvocato”, la querela sta su un foglio la cui fotocopia può essere richiesta, pagata e ritirata in Cancelleria unicamente da un avvocato…);
  • enti di ricerca non solo latitanti ma omertosi: quasi mai smentiscono le ciarlatanerie prodotte in proprio o da altri, neppure quando prendono di mira i cittadini più indifesi e disperati: e quasi mai assumono la difesa dei ricercatori che osano farlo;
  • ordini professionali schierati in difesa dei propri iscritti “a prescindere”;
  • una legge sulla libertà di informazione che dall’anno prossimo consente in teoria ai cittadini, cronisti compresi, l’accesso agli atti della pubblica amministrazione e in pratica li dissuade dal provarci.

Ecc. In compenso è finita la caccia alle bufale in solitaria e uno dei grandi piaceri è leggere le argomentazioni di cacciatori ben più esperti, informati, attenti, ironici, pazienti, logici, arguti (omissis) e insonni.

Oltre che invidiati dalla troupe passerina agli ordini del Capocomico Ashtar Sheran dai tempi delle scatolette Q:

No pasaràn

***

A proposito di Bufale, Brexit e Borse in picchiata, la consulente finanziaria di Oggi Scienza raccomanda a coloro che negano l’effetto serra dei nostri gas serra e la differenza tra netto e lordo, di speculare sul raffreddamento globale, investendo nel Cool Futures Fund Management con sede nelle Cayman, creato e gestito da:

  • la fondazione del Potty Peer, Sua Signoria Christopher Monckton, terzo Visconte di Brenchley
  • Jo Nova, blogger e Musa ispiratrice di Climate Monitor e della troupe capeggiata dal ten. col. Guido Guidi
  • il suo congiunto David Evans (di Jo, mica dell’alt.uff. delle FF.AA.) inventore della Forza X venuta dallo spazio esterno, grazie alla quale l’attività solare in calo da 50 anni riesce da 40 anni a far salire la temperatura terrestre.

***

Sul Guardian, Dana Nuccitelli analizza i voti del Brexit e, come Andrea Idini, ne sottolinea il “furto intergenerazionale”. Dana si occupa di cambiamenti climatici, lo colpisce la coincidenza con l’opposizione agli accordi sovranazionali per mitigarli

il problema ovviamente è che le generazioni più giovani dovranno vivere con le conseguenze delle decisioni che prendiamo oggi molto più a lungo delle generazioni più anziane.

Bref, è la questione morale di cui parla Stefano Caserini nel suo ultimo libro, Il clima è già cambiato. Non ho visto molte discussioni in Italia, per adesso, nel senso che nessuno me le ha segnalate… La questione si poneva all’inizio dell’industrializzazione con le prime macchine a vapore, poi con i primi robot in fabbrica, i primi computer in ufficio, oggi con le prime applicazioni dell’AI-deep learning dal Cloud ai cell.

Per semplificare, le tecnologie distruggono posti di lavoro più velocemente di quanto ne creino. Per quanto tempo? Nell’intervallo come aiutare i disoccupati a riciclarsi in “lavori per soli umani”? Come formare le nuove generazioni a fare lavori di cui si sa solo che cambieranno spesso? Le AI comportano rischi diversi per la società? In tempi di mercato globale, le ricadute saranno peggiori/migliori nei paesi ricchi o in quelli poveri? Ecc.

Lo Special Report dell’Economist non ha risposte, ma secondo me Tom Sandage inquadra le domande e la contrapposizione tra pessimisti e ottimisti nella giusta prospettiva storica.

***

Sandage trova che la questione climatica sia ben più urgente. Coincidenza, su Nature Climate Change esce il commento di Kyle Armour, per ora gratis, “Climate sensitivity on the rise“, al paper di Mark Richardson, Kevin Cowtan et al.

Fino a poco fa, scrive, le misure del bilancio energetico terrestre indicavano una bassa sensibilità a un raddoppio della concentrazione atmosferica di CO2 equiv rispetto ai primi dell’Ottocento. Nuove ricerche dimostrano invece che le stime per i vari parametri erano troppo basse. Da un lato è una buona notizia, significa che le proiezioni dei modelli  – e le leggi della fisica sui quali si basano – sono corrette. Dall’altro, è una brutta notizia per dovrà vivere con le conseguenze dei nostri consumi energetici. Rif. anche Ed Hawkins  su Climate Lab.

Su Nat. Clim. Change ci sono altri paper interessanti, cont…

***

Rimmel

(1)  A propos degli eroici promotori di truffe, imbrogli e ciarlatanerie contro  la “scienza mainstream” e conseguente sfi*ga passerina, l’avvocato di Andrea Rossi ha venduto il proprio assistito a Industrial Heat per trenta denari? Altrimenti come si spiega la replica di Darden & Co al memorandum del povero Rossi?

E l’ing. De Marchis avrà ricevuto dalla FreeBioenergy il protocollo che gli consentirà di misurare sperimentalmente la crescita delle cipolle con e senza scatoletta Q?

E Levi?

4 commenti

  1. Eh, Levi.
    C’è chi sostiene che Rossi dovrebbe fate una dimostrazione vera (maddeché?!) o sparite nel nulla. Proprio così -sparire, chi ha dato ha dato e a posto così. Immaginarsi Levi – già scomparso da mo’ – che dovrebbe fare secondo quello: probabilmente portare i tarallucci oppure il vino (rigorosamente Cartizze)

    1. Mi pare una buona soluzione, ha già fatto sparire centinaia di sponsor, scienziati, ingegneri, intere fabbriche, ormai sa come si fa – e gli conviene rendersi invisibile a parecchia gente.

  2. Eh, ma i be’ delusi? O dice che -del caso- faranno spallucce dando magari la colpa a terzi come loro solito?

    1. Basta che si renda invisibile ai be’ delusi e spennati. Certi be’ non sono mai delusi, al massimo sostuiscono il tubo FuF con un simil Tucker o una scatoletta Q.

I commenti sono chiusi.