Connazionali (miei) creduloni

I francesi sono quelli che credono di più ai ciarlatani come Andrew Wakefield. O di meno alla sicurezza dei vaccini, come scrivono l’antropologa Heidi Larson della School of Hygiene & Tropical Medicine di Londra et al. del Vaccine Confidence Project, dopo un sondaggio di circa 66 mila persone in 67 paesi.

Sette dei dieci paesi più diffidenti sono in Europa: Francia, Bosnia & Herzegovina, Russia, Ucraina, Grecia, Armenia e Slovenia. Gli altri sono Giappone, Mongolia e Iran. Al contempo in Francia, Bosnia & Herzegovina, Giappone, Iran e Mongolia, i sondati credono di più all’importanza delle vaccinazioni che in Italia, Russia e Azerbaijan dove sono ritenute più sicure.

L’articolo su EbioMedicine è un’appendice del rapporto con i risultati del sondaggio suddivisi per ogni domanda ma solo per alcuni paesi. Sul sito del VCP sono meno dettagliati ma per i 67 paesi. Mi dispiace l’assenza di dati per gran parte dell’Africa, proprio dove in questi anni si sono fatti gli sforzi maggiori e i terroristi hanno ucciso più volontari.  Rif. anche Jon Cohen su Science.

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O’s digest

Science dedica la copertina, un editoriale, una prospettiva e un commento a un paper in open access. Con dei test sui macachi di tre “piattaforme” diverse (come dei pre-vaccini ai quali si possono attaccare molecole contro un patogeno specifico), gli autori mostrano come produrre un vaccino efficace – per ora sui topi  – contro il virus Zika. La strada rischia di essere “lunga e accidentata”, scrive Michael Osterholm, che conta sulla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations per spianarla. Come tutti, penso, ma chi paga?

Richard Stone, inviato in Iran, scrive tre articoli sulle difficoltà del programma nucleare iraniano e sulla sua partecipazione a ITER – che sarà pure megalomane, ma come strumento diplomatico costa molto meno della stazione spaziale.

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Apettando Steph…

Steph diceva che all’ETH si discuteva molto del capriccio – forse un “cigno nero” – fatto nel febbraio scorso “dall’oscillazione atmosferica quasi biennale” detta QBO, quando per la prima volta in 60 anni, sopra l’equatore, i venti in stratosfera hanno continuato a soffiare nella stessa direzione, ora da ovest a est, invece di invertire la rotta.

Scott Osprey et al. dicono che il non ribaltamento è previsto da alcune simulazioni del clima e con un riscaldamento globale di 3,7 °C i capricci sarebbero più frequenti. Un bel problema: la scoperta della QBO ogni 22-28 mesi ha reso più affidabili le previsioni meteo stagionali.

Senza venti “asciutti” che a fine anno dovevano arrivare dall’Asia, l’inverno in Europa sarà insolitamente mite e piovoso, per via della connessione tra QBO e oscillazione nord-atlantica. “Insolitamente” rispetto all’aumento tendenziale degli inverni miti e piovosi, già previsto dai modelli climatici negli anni Ottanta. Si verifica già in Gran Bretagna dall’inizio del secolo con alluvioni e disastri vari, spero che non abbiano azzeccato… Rif. commento di Betsy Mason.

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BTW, Nick Stokes è sorpreso dall’insolita mitezza dell’inverno antartico, per cui:

The TempLS mesh global anomaly rose from 0.65°C in July to 0.86°C in August (base 1961-90).

Per fortuna, è appena arrivata un’ondata di freddo.

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Addizioni democratiche
Stamattina su Popolare network, nel microfono aperto sul “caos al Comune di Roma” un ascoltatore lamenta che il M5* non elegge nemmeno il proprio direttivo: non impara la democrazia.

Se non s’impara da piccoli, “la strada è lunga e incidentata” come per i vaccini. Nel frattempo il M5* potrebbe adottare il metodo della Società americana dei matematici e di altre associazioni scientifiche. Sul sito, gli iscritti trovano i candidati da “approvare” o meno. I candidati con più like sono eletti. Con la stessa procedura si possono attribuire gli incarichi, approvare proposte ecc.

4 commenti

  1. ” Iran, scrive tre articoli sulle difficoltà del programma nucleare iraniano e sulla sua partecipazione a ITER – che sarà pure megalomane, ma come strumento diplomatico costa molto meno della stazione spaziale”
    Appuntamento tra 50 anni.
    Un gatto nero volante su scopa che miagolerà alla finestra di chi allora dirà “a breve, appena risolti gli ultimi piccoli problemi tecnici” ci sarà di certo.

    1. CimPy,
      Appuntamento tra 50 anni
      Spero di no, l’ISS è già costata 100 miliardi.
      Ci abbiamo messo 100 anni e circa 400 miliardi per un vaccino contro la malaria. Il primo è del 2014, ha così tanti “piccoli problemi tecnici” che immunizza soltanto 1 persona su 3 e non si può usare. Lei direbbe che è una truffa come la FuF?
      Tengo conto delle applicazioni generate dalla ricerca, utilizzate da decenni come per l’ISS, ITER e altri prototipi, e voglio che continui. Senza certezza o non sarebbe ricerca.
      Invece sono certa di due cose: non ho la minima idea di cosa si scoprirà fra una settimana e a breve il 90% delle ricerche che segnalo produce solo nuove ricerche.
      Non sono una fan dell’ISS, di ITER (repetita non juvant…) e di altri progetti internazionali simili. Se fosse per me, con i miei soldi si costruirebbero prima scuole, ambulatori, reti fognarie, acquedotti e generatori di energia pulita che costano poco.
      Terza certezza: quelli che la pensano come me sono pochi e contano ancora meno. E’ molto probabile che sarà così fra 50 anni. Secondo lei dovrei dovrei darmi all’uncinetto?
      Se risponde sì alle mie due domande, ho una quarta certezza: lei ha rubato il nick, l’avatar e l’IP di un IbeC.

  2. In ordine sparso:
    “Secondo lei dovrei dovrei darmi all’uncinetto?”
    Assolutamente no!
    ” immunizza soltanto 1 persona su 3 e non si può usare. Lei direbbe che è una truffa come la FuF?”
    E’ un po’ diverso, a meno che i proponenti non abbiano mentito dichiarando di avere la cura definitiva: qui appare (al momento) qualcosa che per 1/3 delle persone può servire, che è costato tantissimo e che costerà ancora tanto. I progetti che partono su basi irreali sono altra cosa
    “Non sono una fan dell’ISS, di ITER (repetita non juvant…) e di altri progetti internazionali simili. Se fosse per me, con i miei soldi si costruirebbero prima scuole, ambulatori, reti fognarie, acquedotti e generatori di energia pulita che costano poco”
    Ecco, diciamo anch’io.
    “lei ha rubato il nick”
    Magari ho solo un po’ di febbre…

    1. Per eliminare la malaria del tutto, servirebbero anche 20 miliardi/anno per i prossimi 20 anni, CimPy, guardi quant’è costato solo per lo Sri Lanka e le Maldive, eppure sono isole.
      Un vaccino deve prevenire l’infezione nel 95% dei vaccinati. Nel 26-50% come il Mosquirix non basta, ma parte della sua “piattaforma” servirà a farne uno un po’ migliore, poi un altro – spero, certezza niente, metta che salti fuori un plasmodio mutato?
      Ecco, diciamo anch’io.
      Allora il nick è suo.

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