Imbarazzo della scelta

Proprio oggi che sono in ritardo, su Nature ci sarebbe da segnalare quasi tutto:
– editoriale sulle ricadute dell’affaire Macchiarini per il Karolinska, ormai decapitato, rif. anche Science, ma salvato dalla trasparenza con la quale la presidente ad interim ha affrontato lo scandalo:

The institute has gained its standing in large part through its willingness to be adventurous in research. Observing its exemplary approach to the scandal, the world of biomedicine might yet forgive the KI this one major slip. It will not forgive a slip into mediocrity.

Vivian Moses sta creando un archivio storico della controversia riguardante gli Ogm in Gran Bretagna, un’ottima idea che si potrebbe copiare qui, trovo. Per adesso il materiale non è ancora catalogato, ma si può consultare qui – Cliccare Science Museum, London; inserire  ‘genetic’ nella finestrina, selezionare Title nel “Sort By”, fatto questo cliccare Search.

– La rover Opportunity potrebbe essere costretta a ignorare possibili tracce d’acqua su Marte, scrive Alexandra Witze:

Although scientists might love to investigate the streaks at close range, strict international rules prohibit Curiosity from touching any part of Mars that could host liquid water, to prevent contamination.

Ma… ma… s’è fatta atterrare in quella zona apposta…

– Heidi Ledford riassume la rissa politica sulle 570 cliniche americane che spacciano presunte terapie con cellule staminali e che la Food and Drug Administration dovrebbe regolamentare, rif. anche Science-based med
– Tom Clynes sostiene che uno studio durato 45 anni per monitorare lo sviluppo di circa 500 bambini superdotati spiegherebbe come allevare geni – ho qualche dubbio, sarà che l’ho già sentito dire…
– Ennesimo appello, di Peter Jørgensen et al. questa volta, a un uso saggio degli antibiotici. Ci sono già accordi, come quello dell’OMS, ma non sono rispettati, meglio una convenzione dell’ONU sul modello del protocollo di Montréal, Si vedrà se qualcuno ci sta al vertice di New York il 21 settembre, ma poi come si fa rispettare la convenzione?
– Il necrologio di Ahmed Zewail è un po’ diplomatico, trovo, forse perché esce anche nell’edizione araba di Nature? Mancano i suoi sforzi spesso ostacolati dai colleghi egiziani, per fare da ponte tra  scienziati israeliani e del resto del Medioriente, e la sua disperazione per com’era finita la primavera araba.
– Il commento del paper sull’impronta umana globale e cosa sta combinando alla biodiversità è solo per abbonati, ma il paper uscito su N. Communications di Oscar Venter et al.  è in open access.

Va fatto girare fra le Ong, secondo me, anche perché ne risulta una mappa tendenziale che dà qualche motivo di ottimismo. Nonostante tutto s’è fatto un buon lavoro. Solita avvertenza: è un primo tentativo di correlare tutti quei dati e vanno soltanto dal 1993 al 2009.

Our Inner Fish

Due ricerche molto ben fatte sui presunti “anelli mancanti” (‘tenti al rimmel) o “specie di transizione” faranno incavolare gli anti-darwinisti Penny, “l’ottimo Masiero”, Andrea Rampado (incavolato cronico, va detto) e altri criptocreazionisti:

  • una più biomol-paleontologica del gruppo di Neil Shubin, quello del Tiktaalik roseae (foto sopra) e del libro Your Inner Fish (canzone sotto la foto), sull’evoluzione delle nostre (in senso lato) dita dalle pinne, tra l’altro è dimostrata con un’applicazione della tecnica Crispr-Cas che vedo per la prima volta;
  • una più morfo-paleontologica di Sophie Sanchez, Jennifer Clark di Uppsala et al. sull’Acanthostega, il capostipite dei tetrapodi vissuto 360 milioni di anni fa nei canali di una pianura allagata della Groenlandia, e scoperto quasi vent’anni fa dalla Clark insieme a tanti fossili di acanthosteghini. Le loro pinne stavano già evolvendosi in zampe e s’apprestavano a camminare sulla terra ferma.

Poi guardo le ricerche incluse nella rassegna sui nuovi catalizzatori.

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Ecco cos’avevo dimenticato.

Per far incavolare bigoilisti e globalcoolisti, Nature Climate Change  ha fatto un archivio apposta per gli articoli sulla (im)possibilità di limitare l’aumento della temperatura entro il 2100 a 1,5 °C rispetto al 1800.
Da Climalteranti c’è un appello per Scala Mercalli, non ho la tivù, vedete un po’ voi.
Per far incavolare quelli di 22 passi e altri complici del ciarlatano pluriomicida Geerd Hamer, c’è un articolo di Niccolò Zancan su La Stampa.

2 commenti

  1. “Per far incavolare quelli di 22 passi e altri complici”
    Si fa prima a chiedere: “Sì, ma Levi?”

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