Le frodi di Wakefield, vent'anni dopo

Sono passati cent’anni dal picco dalla pandemia d’influenza, con mezzo miliardo di persone contagiate e circa 50 se non 100 milioni di vittime, ricordano le campagne che invitano alla vaccinazione stagionale.
Le notizie da Trieste ricordano invece la pubblicazione sul Lancet dell’articolo in cui il gastroenterologo Wakefield falsificava i dati di 8 bambini per correlare il vaccino trivalente a disturbi intestinali correlati all’autismo e promuovere tre vaccini distinti per i quali aveva chiesto il brevetto.

Risultati immagini per andrew Wakefield LIARfonte: Skeptical Raptor

Nonostante Brian Green avesse dimostrato la frode sul BMJ nel 2004, The Lancet la ritrattava solo nel 2010 dopo che gli anti-vax avevano perso il processo nel quale era Wakefield era loro consulente, ben retribuito. Veniva radiato dall’Ordine dei medici in Gran Bretagna, quando aveva già avviato una lucrosa carriera di ciarlatano e martire.

Negli Stati Uniti, è diventata ancora più lucrosa dopo l’elezione di Trump nel 2016 e il successivo fidanzamento con una famosa modella, spacciatrice milionaria di panacee.
Trump non ha mantenuto la promessa – quando mai? – di istituire una commissione d’indagine sulla pericolosità dei vaccini che – secondo “il suo istinto naturale per la scienza” ereditato dallo zio – causerebbero l’autismo.

Quest’anno, Wakefield aveva fatto propaganda con gli anti-vax per aiutare la teo-con Susanna Dokupil a vincere le primarie per la Camera di rappresentanti del Texas. Gli è andata male, i repubblicani di Houston hanno preferito Sarah Davis. Per il resto gli è andata bene, nel senso che ha fatto troppe vittime tra i figli dei suoi seguaci, risultato per il quale lo Skeptic Magazine gli ha assegnato il premio “Rusty Razor” il 13 ottobre.

Heidi Larson dirige il Vaccine confidence project che due anni fa aveva documentato il calo della copertura vaccinale in 67 paesi, primi della lista europea: Romania, Italia e Ucraina. I dati di quest’anno usciranno entro il mese, scrive su Nature, chissà se l’Italia sarà sempre al secondo posto.

  • We have found that it is useful to categorize misinformation into several levels. Among the most damaging is bad science: people with medical credentials stoking overblown or unfounded fears. …Had Wakefield been disciplined and his article retracted 12 months after publication rather than 12 years, we might not be remarking that this year marks the twentieth anniversary of its publication.

In ordine decrescente di danni, ci sono quelli che lucrano sulla disinformazione con libri, film, conferenze o spaccio di ciarlatanerie, come Wakefield; quelli che utilizzano i vaccini come opportunità politica “per polarizzare la società”:

  • Next are ‘super-spreaders’, who propagate misinformation through social media to like-minded vaccine-questioners. A common claim is that suspected adverse reactions to vaccines (typically coincidences) are confirmed reactions. Finally, there is misunderstood or inadequate information that might be circulating generally.

Come altri ricercatori, conferma che la strategia irlandese è la più efficace nel combattere la disinformazione, ma non è esportabile tale quale:

  • Dialogue matters. Strategies must include listening and engagement. We have to get better at this: if a strain as deadly as the 1918 influenza emerges and people’s hesitancy to get vaccinated remains at the level it is today, a debilitating and fatal disease will spread.

Preach, lady… A Trieste,

  • si segnala inoltre la presenza di due nuovi casi (uno accertato e uno sospetto) di morbillo a carico di operatori sanitari dell’azienda sanitaria.

In Gran Bretagna, riferisce il Guardian, una commissione parlamentare è rimasta “scioccata” nello scoprire che soltanto il 25% del personale che si occupa di persone anziane e vulnerabili è vaccinato contro l’influenza.

In Francia, per loro il vaccino anti-influenzale non è più obbligatorio dal 2006, ma gli Ordini dei “professionnels de la santé” hanno stabilito che era un dovere dei propri iscritti. La presidente dell’Ordine dei farmacisti (autorizzati a vaccinare) ha poi precisato

  • Il n’existe pas de vaccins homéopathiques. Des médicaments homéopathiques peuvent être indiqués dans la prévention ou le traitement de l’état grippal, mais ce ne sont pas des vaccins. Je m’insurge contre les pharmaciens qui entretiennent la confusion.

La sua seconda frase contribuisce alla confusione, forse rischiava di essere defenestrata? Aveva appena invitato i consiglieri regionali dell’Ordine a denunciare i colleghi che in negozio affiggono il messaggio opposto.

Parla dell’Influenzinum della Boiron che campeggia nelle vetrine ogni autunno:

  • Dans toutes les pharmacies ou presque, une affichette en vitrine avertit les clients de l’arrivage du vaccin contre la grippe, millésime 2017-2018. Certaines officines, beaucoup moins nombreuses c’est vrai, n’hésitent pas à englober sous ce terme les remèdes et packs homéopathiques.

6 commenti

  1. Ho l’idea che alcune campagne di disinformazione condotte dai troll russi, fra cui quelli antivax, sia un modo di testare metodi di diffusione di meme lontano da periodi elettorali, senza risultare visibili alla controinformazione politica e utilizzando gli strumenti informatici allo stesso livello di complessità: un modo per verificare l’efficacia sui social network dei programmi di disinformazione su larga scala; è come testare un metodo di infezione con un vettore diverso. Inoltre gli antivax sono quelli più influenzabili politicamente, con idee ascientifiche e contro il sistema: si ottiene inoltre un bel database di persone “malleabili”.

    1. Cimpy,
      “rivolgiti al tuo farmacista di fiducia”
      E non solo per i mali di stagione. Secondo il vice-presidente di Federfarma, bisogna
      guardare al farmacista esperto in omeopatia come esempio di vera e propria presa in carico, perché si tratta di un professionista che va sempre in profondità, che guarda al cliente paziente a tutto tondo, che guarda non solo alla malattia ma all’intera sfera personale e famigliare di chi ha di fronte.
      Mica come i medici omeopati che guardano solo all’incasso.

  2. @ Oca Sapiens
    che guarda non solo alla malattia ma all’intera sfera personale e famigliare di chi ha di fronte.
    Questo vuol dire che, per curare un raffreddore tramite un farmacista omeopatico, devo mostrargli la dichiarazione ISEE di tutti i familiari e non solo la mia?

    1. E.K.Hornbeck,
      l’ISEE dei parenti non so. Cmq deve raccontargli i suoi sogni e farsi visitare nel retrobottega per la “diagnosi differenziale”. Altrimenti non le può prescrivere il rimedio corrispondente al suo stato mentale e
      all’influenza del mare, del sole, del vento o della pioggia, della musica, della solitudine o della compagnia sul [suo] stato mentale

  3. @ Oca Sapiens
    Cmq deve raccontargli i suoi sogni
    O poverino.
    I miei sogni sono cosi’ noiosi che, dicendomi questo, rischia di farmi provare compassione per lui.
    L’ultima volta che ho sognato di raccontare i miei sogni a un farmacista omeopatico, questi si e’ depresso al punto da tentare di suicidarsi cospargendosi di benzina e accendendo un fiammifero.
    Fortunatamente di trattava di benzina omeopatica.

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