Greta e i vecchioni che confondono l'Italia con il pianeta

I vecchioni, per dirla con Artemisia Gentileschi, confondono sempre meteo e clima, ma non immaginavo che fossero così scarsi in geografia. Titolone in prima pagina di Libero:

  • Il brivido della realtà. Riscaldamento del pianeta [sic]? Ma se fa freddo. Neve in montagna e a Milano minima a 5°. Il termometro smentisce i gretini nostrani.

Titolone in prima pagina del Tempo:

  • Anche il tempo si è rotto di GretaEffetto serra? No, invece del riscaldamento ci troviamo a maggio con un gelo globale [sic]. La climatologa: “Accadeva anche in passato. Quella ragazzina è pilotata ed esagera”.

La climatologa è l’ex direttrice dell’osservatorio meteo del Collegio romano. Dalle sue pubblicazioni, sembra sapere che i fenomeni meteorologici in Italia non sono globali.

Non so se i vecchioni, per dirla con Artemisia Gentileschi, siano “pilotati”, ma esagerano di sicuro. (h/t Climalteranti)

*

Da Climalteranti, alsarago segnala un’esilarante collana di perle. Il colonnello in pensione Paolo Ernani, autore dell’imperdibile Effetto serra e macchie solari, sostiene che la temperatura globale aumenti a causa del declino dell’attività solare in corso da 50 anni.

Copiando su David Archibald, un geologo australiano al soldo di BigOil & Coal secondo il quale siamo entrati nell’era glaciale dal 1999, 2006 ecc., Ernani cerca ostinatamente una correlazione tra l’andamento della temperatura globale e l’indice planetario A che registra le fluttuazioni del campo magnetico terrestre, un indice “vicario” dell’attività solare.

Il problema è che le fluttuazioni sono minime e altrettanto cicliche dei cicli solari. La soluzione di Ernani – alla quale Archibald non aveva osato pensare – è che la temperatura sulla Terra non dipende dall’energia solare in arrivo, ma dal “livello” di questa correlazione. Quando le macchie solari sono al di sotto della media, calcolata su 128 anni perché i cicli solari si ripeterebbero identici ogni 32 anni,

  •  l’interdipendenza tra le due variabili risulta inversaIn questo caso , se le  macchie solari o l’indice Ap salgono, la temperatura scende. Se invece queste diminuiscono , la temperatura della Terra sale, aumenta.

In parole povere, meno energia arriva dal Sole, più fa caldo e vice versa. Dovrebbero dimostrarlo questi due grafici

Il secondo rappresenta le temperature dal 1963, sfasate rispetto all’indice planetario A. Dal 1961 infatti, i fotoni solari verrebbero trattenuti per due anni dal campo magnetico terrestre e la loro “onda di calore” arriverebbe in ritardo. Forse Ernani pensa che nel frattempo raffreddano la cima dell’atmosfera?

Trovo sorprendente il secondo grafico. Nel mondo reale, dal 1963 al 1994 le temperature non sono aumentate di 1,4 °C:

Risultati immagini per global temperature anomalies
Che Ernani sia sia diventato “caldaista”? Su un altro sito di disinformazione, nel 2017 scriveva che dal 1963 al 1994 le temperature erano aumentate di 0,475 °C.

***

Oggi all’Unesco viene presentato il secondo Rapporto di valutazione globale dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) approvato dopo una settimana di tira e molla dai 123 paesi membri della Convenzione sulla biodiversità che lo hanno finanziato.

Titolo del com. stampa: “Declino senza precedenti della natura. I tassi di estinzione delle specie stanno accelerando”, a causa innanzitutto delle attività agricole. Poi vengono la caccia, la pesca intensiva, la deforestazione, i cambiamenti climatici, varie forme di inquinamento dell’aria e dell’acqua, e l’invasione di specie aliene.
Gli scenari per “rimediare” sono in parte politici: modifica delle norme della WTO e del CITES, repressione di frodi, mercato nero e abusi; riforestazione e altri investimenti eco-sostenibili per esempio in materiali riciclabili e recuperabili. Altri sono personali come minori consumi di carni e di merci usa e getta.

Rif. articoli di Jeff Tollefson su Nature, e di Jonathan Watts sul Guardian:

  • Following school strikesExtinction Rebellion protests, the UK parliament’s declaration of a climate emergency and Green New Deal debates in the US and Spain, the authors hope the 1,800-page assessment of biodiversity will push the nature crisis into the global spotlight in the same way climate breakdown has surged up the political agenda since the 1.5C report last year by the UN Intergovernmental Panel on Climate Change.

“Gli autori sperano”, ma dopo il primo rapporto IPBES del 2005 la situazione è peggiorata.

In altre news, c’è un nuovo record di concentrazione atmosferica della CO2: 415 ppm per la prima volta nella storia dell’Homo sapiens. E nel caso avanzasse un kleenex, il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato la stima dei sussidi – esternalità comprese, per es. sanità, infrastrutture, bonifiche – per i combustibili fossili, pagati da 191 paesi nel 2015. Dal sommario:

  •  Globally, subsidies remained large at $4.7 trillion (6.3 percent of global GDP) in 2015 and are projected at $5.2 trillion (6.5 percent of GDP) in 2017. The largest subsidizers in 2015 were China ($1.4 trillion), United States ($649 billion), Russia ($551 billion), European Union ($289 billion), and India ($209 billion). 

In Cina sono circa $1000 per abitante, in USA $2000 che vanno a produttori notoriamente in miseria.

Dal “Summary for policy-makers” del rapporto IPCC 1,5C,

  • Total annual average energy-related mitigation investment for the period 2015 to 2050 in pathways limiting warming to 1.5C is estimated to be around $900bn

*

A Radio24, dal 30′ il ministro Danilo Toninelli sosteneva che dall’inizio dell’anno il governo continua “a salvare vite umane e sono buone notizie, ci sono meno morti nel Mediterraneo”. Oscar Giannino dice che non è vero. “Ecco la tabella che mi da ragione“, ha twittato fieramente il ministro al quale è ignota l’idea di proporzione. Nei primi quattro mesi dell’anno scorso, 379 persone su 9.467 sbarcate, nello stesso periodo del 2019 sono morte 257 su 812…

9 commenti

    1. ma no, Paolo, devi capire che da oggi l’Italia è l’intero pianeta, l’Artico non esiste e semmai va misurata l’estensione della banchisa mediterranea.

  1. “scarsi in geografia”
    Che coincidenza. Nel mio post di ieri l’altro blogger ha appena cestinato (era finito nello spam, non so neanche io perché…) un tale che commentava così: “sto freddo…bah, sarà il riscaldamento globale del clima!?”
    Mitico.
    “Ernani & le correlazioni fantasmagoriche”
    Secondo me si gioca la pole con il sismologo di cui parlavo nel mio ultimo post. Che dice, letteralmente, che la Terra in realtà si sta raffreddando, tuttavia questo global cooling, negli effetti, al momento è mascherato e ritardato dall’inerzia termica degli oceani, che così – senza ulteriore accumulo di energia nel sistema – continueranno ad accumulare energia (per volontà divina?) e ad innalzarsi per ulteriori 20 anni almeno. Giuro. Mi sa che dedico un “Total eclipse of the brain” parte 3 anche a Ernani, se no questo parte svantaggiato al tour di chi la spara più grossa.

    1. Grazie Paolo, sostituito.
      Steph,
      il sismologo era riuscito a concentrare un bel po’ di cavolate in poche righe. Nella “termodinamica, questa dimenticata” ci metterei anche l’illustre Mariutti, ricercatore (?) e consulente per l’energia…
      A proposito, hai assaggiato l’acqua Valser con le bollicine di CO2 della ClimeWorks?

  2. Ah, sì, è vero: quello del “clima reversibile come un interruttore on-off mediante cattura del carbonio dall’atmosfera senza creazione o distruzione ma solo trasformazione dell’energia della stessa CO2 da catturare e stipare”.
    E questo qua sarebbe ricercatore (ma dove, alla cepu?) e consulente per l’energia (per quale azienda sfigata?)???
    Acqua valser: buona, ha un sapore…caliente 😀
    Scherzo, ovviamente. Non lo ho ancora provata, non adoro troppo le minerali frizzanti, le trovo leggermente troppo…acide.

    1. Paolo,
      gia, FB avrà voluto rabbonire il Potus, un cliente redditizio – cmq dal quel governo arrivano notizie desolanti su qualunque tema.

I commenti sono chiusi.