Una rondine

Le promesse mantenute sono così rare che ritiro ogni critica fatta ai paper di Nature fino alla prossima… Ha appena pubblicato i risultati negativi ottenuti da Timothy Clarke, Josefin Sundin e colleghi nel tentativo di replicare una serie di ricerche, pubblicate soprattutto da Nature e riviste del gruppo.

Sembrava che l’acidificazione degli oceani disorientasse i pesciolini delle barriere coralline al punto che erano addirittura attratti dall’odore dei propri predatori, un “adattamento” suicida! Invece Sundin et al. hanno trovato solo piccole differenze che rientrano nella normale variabilità dei comportamenti ittici. Dalla descrizione degli esperimenti e dalla verifica statistica, mi sembra che siano stati più rigorosi dei ricercatori che li hanno preceduti.

Il paper è a pagamento, ma Fredrik Jutfelt, uno dei co-autori, lo spiega bene su Twitter.

Com. stampa, reazioni raccolte dal Science Media Centre, e da Science che ha contattato i predecessori, decisamente infastiditi dal fatto che Clarke et al. non abbiano riprodotto esattamente la loro ricerca. A mio avviso, se i dati fossero stati “robusti” sarebbero stati confermati anche con metodi e strumenti diversi. Ma forse quando c’entra la statistica, sono biased….

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Ogni tanto ho trovato Science un po’ timida nel criticare il governo Trump, forse dovrò rimangiarmi tutto. Oggi il direttore editoriale Holder Thorp difende il Consiglio scientifico dell’Environmental Protection Agency di cui due terzi dei suoi membri sono stati scelti da Trump.
Quando in tre dei suoi quattro rapporti sulla validità o meno delle regole attuali, il Consiglio si è opposto a un allentamento di quelle sugli inquinanti tossici, il capo dell’EPA – il lobbista Andrew Wheeler – ha risposto “Just stick to the science”, al resto ci pensiamo noi.

La conferenza pubblica in cui l’EPA raccoglie i pareri del pubblico interessato inizia tra una settimana e secondo Thorp:

  • L’EPA si prepara a dare [ai suoi consulenti] una carezza sulla testa, mentre l’amministrazione persegue i suoi scopi politici. Triste a dirsi, non è una novità: il governo fa una dichiarazione scandalosa [outrageous] seguita dalla mossa di consultare scienziati e poi compie comunque l’azione scandalosa. La comunità scientifica non deve lasciare che il ciclo continui perché fatti che a volte hanno superato anni di verifiche vengono soppressi al servizio della politica.

La comunità si mobiliti e faccia pressione sui politici

  • Because we need to make the science stick.

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A proposito di scienza che fatica a star incollata, nei paper c’è l’ennesimo ripensamento sulla data in cui l’Homo erectus uscito dall’Africa sarebbe arrivato in Indonesia, di preciso nel sito di Sangiran che fa da “metro standard” per la cronologia, forse dopo una tappa nel Caucaso. Sarebbe arrivato soltanto 1,3 milioni di anni fa circa, al massimo 1,5 milioni, 200-300 mila anni più tardi delle stime fatte finora.
Nel suo commento, Boris Brasseur apprezza il nuovo sistema di datazione, ma ricorda che non è arrivato soltanto a Sangiran e non sarebbe male datare anche i sedimenti di altri siti nella stessa regione.

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Su Climalteranti, Claudio Cassardo ha pubblicato la tradizionale analisi delle temperature globali, europee e italiane dell’anno precedente. Questa volta non ha battuto sul tempo gli enti di ricerca, ma non per colpa sua. Nel pipe-line prima c’era l’articolo sulle foreste di Giacomo Grassi, Giorgio Vacchiano che secondo Nature fa parte delle undici giovani promesse con “il mondo ai loro piedi”, e Marina Vitullo. Sotto, Steph non si arrende e cerca tuttora di insegnare le basi al Gentile dr. Mariutti…
E’ dura. Ultimo commento rivolto a Steph

  • Ma lei ha capito che l’area boreale NON COINCIDE con l’area sub-artica, o fa finta di nulla? E che, oltretutto, la fascia boreale NON SUB-ARTICA è quella dove si concentrano la maggioranza delle foreste boreali? > distribuzione taiga
  • Io ho capito che nella figura 3, esattamente quella che le segnalavo io, gli studiosi indicano un effetto riscaldante per le foreste sopra una latitudine 50° nord, ma lei ha capito che la maggioranza delle foreste boreali al mondo SI TROVA TRA 35° NORD e 50° NORD, E NON SOPRA?

Tutto maiuscolo perché secondo lui ci sarebbero foreste boreali fra Lampedusa e Magonza. E dopo perle come queste

  • Steph, cerchi l’albedo su suolo nudo NEI 12 MESI. Un prato tropicale per mesi è terra marrone.

Fra i Tropici l’erba cresce tutto l’anno.

  • Come può pensare che un querceto dopo 40 anni diventi carbon neutral? Senza voler essere aggressivo o polemico, lo ha mai visto un querceto secolare?

Più di uno, quello dei duchi di Malborough a Blenheim, quello del mago Merlino nella foresta di Brocéliande, uno fatto piantare da Colbert e nelle Ardenne… Ci sono specie di quercia che crescono sequestrando CO2 fin verso i cent’anni. Salvo incidente, campano per altri due secoli come la quercia da sughero, ma parecchie superano tranquillamente il millennio.

6 commenti

    1. Grazie Paolo C., è impressionante:
      The year brought the nation’s six hottest days on record peaking at 41.9°C (18 December), the hottest week 40.5 °C (week ending 24 December), hottest month 38.6 °C (December 2019), and hottest season 36.9 °C (summer 2018–19).

  1. perché secondo lui ci sarebbero foreste boreali fra Lampedusa e Magonza.
    …che neppure all’ultimo massimo glaciale 😉
    Hai visto le ultime perle del Gentile dr. Mariutti.? Da sbellicarsi…
    Dal Parco di Yellowstone che non sa nemmeno che si trova sopra i 2000 m, a questa qui:
    e questo perché la definizione di taiga non dipende dalla longitudine e dalla latitudine (come vuole far credere lei) ma dalle condizioni climatiche e dalle precipitazioni, che determinano la vegetazione.
    Secondo lui le condizioni climatiche (e le precipitazioni, che non ne fanno parte…) non dipendono da latitudine e altitudine ma da volontà divina. 😀
    Salvo incidente, campano per altri due secoli come la quercia da sughero, ma parecchie superano tranquillamente il millennio.

    Vuoi mettere i Bristlecone pines? Sono i miei preferiti! Ma anche gli Huon non sono male.

  2. Paolo
    certo che lo è. D’altronde, siamo o no a a capo del gombloddo demo-pluto-massonico guidato dai rettiliani? 😀
    Non ho mai letto un testo così pieno di scemenze intrise di pura ideologia su un portale che dovrebbe qualificarsi come autorevole. Non dico faccia il paio con i rosari di Battaglia: ma almeno quelli sono scritti su carta igienica e sappiamo tutti chi è, cosa scrive e come ragiona il Paperino.

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