Genitori antismog e i figli "gretini"

I vecchioni con la fissa della ragazzina svedese strillano da mesi che le uniche crisi sono sanitarie ed economiche. Li capisco: si giocano sia i polmoni che il portafoglio e vogliono salvare i primi per tornare a riempire il secondo.
Sulla nostra pelle, ça va sans dire.

“One world one health”? Roba da ambientalisti invasati, dice il Gentile dr. Mariutti, afflitto da senescenza così precoce che se lo dice a Ilaria Capua lo mette k.o. col mignolo.

“Non c’è un pianeta B”? Ma se ne abbiamo tutti da Camogli a Courmayeur, dicono le cariatidi dell’Istituto Bruno Leoni per difendere Big Oil & Coal quando il prezzo del greggio cala più di quello del carbone.

La plastica fatta col petrolio sarebbe criminalizzata dalla plastic tax perfino per i dispositivi medici e sanitari monouso (esenti, ovviamente) è una delle ultime falsità di Carlo Stagnaro, economista nel senso che copia bufale prodotte a pagamento dallo Heartland Big Oil & Coal Institute.

Un tantino preoccupati, i cocomeri (verdi fuori e rosso comunista dentro, preciso per i distratti) si chiedono se s’alzeranno dal lastrico prima di aver un piede nella tomba.

Stamattina per caso, il presidente dei Genitori antismog sentito a radiopop e un commento di Cimpy mi hanno ricordato che oggi è un venerdì per il futuro. Il presidente citava le stime di Epicentro, “da 50 a 70 mila morti premature/anno” per colpa dell’inquinamento. Agli ascoltatori già in ansia ha risparmiato il numero delle malattie croniche e le milioni di giornate di lavoro perse innanzitutto in Val padana.

I genitori anti-smog vogliono poter accompagnare i bimbi a scuola in bici e con mezzi pubblici senza asfissiarli anzitempo. E’ una gretinata ereditaria nei cocomeri, tanto più dopo due mesi che i bimbi ne spaccano i timpani e le castagne. Non vedono l’ora di affibbiarli a nonni ciclisti con il cuore e i polmoni a prova di biossido d’azoto da ottobre a maggio, di ozono da maggio a settembre, e di particolato se non piove.

Cimpy citava Ilaria Capua con un punto interrogativo! Se non era il venerdì antismog, lo mettevo k.o. con il mattarello:

  • Dunque Ilaria Capua sbaglia (o viene travisata, o non l’ha mai detto) quando parla di “tantissime persone” in merito all’influenza? E ci si dovrebbe vaccinare a milioni (anzi, tutti, qualsiasi età si abbia, non solo i soggetti considerati a rischio per l’influenza stagionale) soprattutto per non rischiare di pesare una settimana ogni sei mesi sui conti dello Stato, oppure è esattamente perché si vaccinano tante persone a rischio il motivo per cui l’influenza non fa ecatombi?

Da quanto ne sappiamo finora, dice di preciso la mitica,

  • il coronavirus è meno grave dell’influenza. L’influenza provoca una tempesta di citochine in tantissimi individui, il Sars-Cov-2 la provoca in pochissimi individui.

Meno male, nei cocomeri è ereditaria pure la vaccinazione perché Epicentro stima che ogni anno 8 milioni di italiani soffrono di sindrome influenzale. Niente ecatombe finché la maggior parte della popolazione ha difese immunitarie contro ceppi molto simili del virus. E la difendono anche vaccini, farmaci e una rete di pre-allarme e monitoraggio mondiale.

Rischia l’ecatombe quando capita un virus come l’H5N1 dell’aviaria. Da allora tutti i paesi hanno un piano d’emergenza per evitarla. Come dimostrato dal Sars-Cov2, in Italia esiste solo sulla carta.

L’influenza è più grave non solo perché ogni anno c’è il rischio di un’altra aviaria, ma – soprattutto nel nord Italia – si aggiunge ad altre tempeste di citochine: le infiammazioni causate dall’inquinamento dette  collettivamente “broncopneumopatie croniche ostruttive”.

Gli epidemiologi italiani e stranieri lo ripetono da trent’anni sempre più preoccupati perché non esistono vaccini contro la bronchite, l’asma, l’enfisema ecc.
Lo ripetono pure gli economisti che ne stimano il costo e sono invisi ai vecchioni, al Gentile dr. Mariutti e alle cariatidi del Bruno Leoni. Senza coronavirus, l’OCSE stimava che quest’anno le perdite dell’agricoltura, di produttività e i costi sanitari causati dall’inquinamento atmosferico avrebbero rappresentato il 0,4% del prodotto interno lordo dei 28 paesi UE.

Forse sembra poco, ma è una media e l’Italia batte il record della UE con 80-96 mila decessi prematuri all’anno su un totale di 375-400 mila. In Germania arrivano a 102 mila, ma gli abitanti sono 83 milioni. E le stime dipendono dai modelli. Nel 2018 per Epicentro erano 60 mila, in Val padana il meteo era stato favorevole.

A differenza della covid-19, l’aria inquinata da biossido d’azoto, ozono e particolato è una crisi sanitaria, economica e climatica – durante le ondate di calore, l’ozono toglie il fiato anche ai neonati – per la quale i rimedi esistono già: zone alberate, trasporti pubblici, rispetto dei limiti alle emissioni inquinanti, risparmio energetico, energie pulite…

Solo che per ora la vita di 60 mila persone/anno, giovani e vecchie, importa solo ai genitori antismog e ai figli gretini, ma così gretini da aver capito fin da piccoli che sono condannati a una crisi peggiore.

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La Cina ha aggiornato i dati sui decessi da covid-19 a Wuhan, aggiungendone 1.300 ai 3.869 riportati. Per i lettori convinti che succeda “solo in Cina”, Nature precisa:

  • I decessi sono difficili da contare se non si sono fatti molti tamponi. Le autorità cinesi dicono che i motivi della revisione comprendono l’aggiunta di decessi a casa e in istituti medici che non riportavano i dati alla rete epidemiologica. 

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Rimmel del giorno

L’articolo spazzatura in cui il prof. Remuzzi, ignaro di quanto avviene nel resto del mondo, si chiedeva come mai c’erano così pochi africani in terapia intensiva, ha suscitato malumore sui social. Ma certi adulti sono gretini forte. F. D’Ascoli sembra credere che gli africani si trapiantino nei polmoni cellule epiteliali di qualche animale, e twitta

  • Potrebbero semplicemente avere ad esempio un minor numero di un determinato tipo di recettori ai quali si attacca il virus e la scienza ha il dovere di verificarne la fondatezza. Non è un discorso razzista

Il “sesto sanso” che non capisce la differenza tra sesso e razza twitta di rimando

  • Oh, meno male qualcuno lo ha detto. La Capua si pone dubbi simili per quel che riguarda le donne…

Anche Giovanni Zibordi soffre di disfunzioni cognitive  ma anche prima se non ricordo male.

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Fact-checking
Trump ha detto l’altro ieri che da questo mese non avrebbe più versato la quota degli USA all’Organizzazione mondiale della sanità. In realtà, da quando è presidente vieta ai suoi tirapiedi di pagarla in tutto o in parte a molte agenzie dell’Onu.

L’ultimo versamento all’Oms nel gennaio del 2018 era stato fatto da Rex Tillerson, l’allora segretario di stato e prima CEO di Exxon Mobil, poco disposto a ubbidire a un parvenu squattrinato. Due mesi dopo, tornando da un viaggio all’estero, ha saputo che Trump lo aveva licenziato.

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