Addobbi natalizi

Come di rito, le riviste scientifiche scelgono i successi dell’anno. Nature avverte che il suo “elenco delle dieci” personalità non è né un premio né una classifica, ma un modo per i suoi giornalisti di “sottolineare eventi chiave” attraverso la storia dei protagonisti. Quello delle “10 ricerche notevoli” mi sembra un po’ troppo auto-referenziale: nove sono uscite su Nature e una su Science.

La pandemia ha modificato quello che gli scienziati studiano e come pubblicano, scrive Holly Else. Paper e preprint sono aumentati a dismisura non solo nelle discipline bio-med; quelli legati alla pandemia sarebbero circa 200 mila da gennaio. Contrariamente a quanto si legge nella stampa e sui social (grassetto mio):

  • At first, COVID-19 papers (and preprints) focused on the spread of disease, the outcomes for people hospitalized, and diagnostics and testing […]. But these kinds of paper mostly plateaued after May […] and there has been growing interest in mental-health research.

(Se interessa, su Science di venerdì scorso, Matthew Ridley et al. hanno pubblicato una rassegna delle ricerche sul nesso causale tra povertà e depressione, aggravate entrambe dalla pandemia in tutto il mondo, e sugli interventi efficaci per alleviarle.)

La pubblicazione nelle riviste bio-med è stata molto più veloce del solito. E anche le ritrattazioni (15 preprint e 24 paperce n’est qu’un début?) sono avvenute nel giro di pochi mesi invece di anni.
Quando l’autore è una personalità importante, non avvengono nemmeno in caso di frode palese, lamenta Elisabeth Bik, personalità n. 1 dell’anno per i difensori dell’integrità scientifica, ma non per le riviste che pubblicano ricerche farlocche, meglio se a pagamento.
Comunque grazie a lei e ai suoi fedeli scudieri, il 2020 ha battuto il record delle ritrattazioni: oltre 1.650.

Sempre su Nature, Nicola Jones scrive che “Le misure per domare la pandemia da coronavirus stanno contrastando l’influenza e la maggior parte delle altre malattie respiratorie”. Nell’inverno australe sono state quasi inesistenti e

  • By mid-December, the Northern Hemisphere is usually well into the start of its annual cold and flu season — but so far this year, even as the COVID-19 pandemic surges in dozens of countries, the levels of many common seasonal infections remain extremely low.

L’effetto è chiaro, dicono gli epidemiologi intervistati, le cause molto meno…

Alison Abbott, meno critica del solito, trova che con il tempo il programma europeo Horizon 2020 sia migliorato e fa gli auguri al prossimo. Forse non sa che comprende 9,5 milioni di euro per la FuF.
Fra i paper di Nature Neuroscience, questo conferma un brutto sospetto, ma per ora solo nei topi…

***

Su ScienceLucy Hicks segnala il paper di Marcus Eriksen et al. sul Journal of Arid Environments,

A Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 2008 al 2020 è stata fatta l’autopsia a 30 mila dromedari, e 300 erano morti per aver ingerito la plastica che inquina anche il deserto…

1 commento

I commenti sono chiusi.