Ricercatori inglesi hanno comparato il diverso tasso di attività dei bambini ai quali erano stato date bibite con un certo conservante e/o coloranti artificiali e altri le cui bibite erano un placebo, uguale per colore e sapore, ma senza quelle sostanze. La ricerca, finanziata dall’Agenzia per gli standard alimentari e parte di una più vasta… Continua a leggere Bimbi iperattivi e bibite colorate
Autore: Sylvie Coyaud
Geoingegneria, continua
Quasi perdo il conto degli schemi che promettono soluzioni “rapide, efficaci e sostenibili” per tamponare il riscaldamento globale. L’ultimo, di James Lovelock (ipotesi “Gaia”) e Chris Rapley (il nuovo direttore dello Science Museum di Londra) propone di rimescolare le acque profonde e superficiali degli oceani per modificare la temperatura delle ultime, attraverso una selva di tubi.… Continua a leggere Geoingegneria, continua
In Vietnam, intanto
sono in buen retiro nel Salento, per finire cose urgenti senza distrazioni. Pausa caffè. Con le amiche, si parla delle proteste contro la junta birmana, “sperando anche se”. Per farmi passare l’ansia, guardo le orchidee scoperte dai ricercatori del WWF nel delta del Mekong, ma fanno venire in mente quelle che Aung San Suu Kyi portava nei capelli, una volta… Continua a leggere In Vietnam, intanto
Identificato un altro killer
Dopo le figlie di Baptistina, i pezzi d’un asteroide che sarebbero cascati in vari luoghi, e in particolare sullo Yucatan, 65 milioni d’anni fa, facendo fuori i dinosauri (Nature, 6 settembre), sui PNAS di oggi Ted Bunch e Jim Wittke, dell’univ. Northern Arizona, e colleghi ungheresi e olandesi, rivelano chi ha ucciso i mammut – e non solo – circa 13 mila anni fa.… Continua a leggere Identificato un altro killer
Niente censura cosmica per i buchi nudi
Scusate il titolo, colpa della discussione su Miss Italia appena sentita a Radio Popolare. Marcus Werner, uno studente in fisica matematica all’univ. di Cambridge, e Arlie Petters, prof di matematica a Duke, scrivono sulla Physical Review D che i buchi neri di Kerr (quelli rotanti) magari neri non sono. Stando alla congettura della censura cosmica – dixit Einstein nella… Continua a leggere Niente censura cosmica per i buchi nudi
Il kamasutra del colibacillo
(Visto il sucesso del kamasutra del tartufo su D, proseguo). Su PLos Biology, Tim Cooper racconta come ha costretto l’Escherichia coli che si riproduce benissimo da sola, a fare sesso e quello che ne è risultato. Spiegazione di Arjan de Visser sul perché Cooper sia giunto a questi estremi. In sintesi: per rispondere alla domanda, ma… Continua a leggere Il kamasutra del colibacillo
Link fra sostanze anti-ozono e clima
Non male la decisione presa sabato al vertice sul protocollo di Montreal che anticipa l’eliminazione dei gas sostitutivi dei clofluorocarburi, rivelatisi poi da effetto serra. Come diceva il giudice nella sentenza a favore dello stato del Vermont e contraria all’industria automobilistica americana “Ma come… un’industria che nella sua pubblicità dice di essere innovativa non sarebbe… Continua a leggere Link fra sostanze anti-ozono e clima
L’uomo di Dmanisi, altri particolari
Ne parla Nature e lui chissà se parlava. Il che mi ricorda che si discute di lingue che si perdono. Da 3/4 bretone che non sa il bretone, avrei idee in proposito, poco originali. Quindi aggiungo solo che in questi giorni sono in giro, non in sciopero. Domani a Padova per la conferenza “Berlin 5” sull’open access Se siete da quelle parti,… Continua a leggere L’uomo di Dmanisi, altri particolari
Cosa si prova a essere un gatto
Continuo con le sfilate di moda. Non vedo l’ora di uscire con in testa l’Haptic Radar “a moduli di peli ottici” sviluppato all’università di Tokyo. E invece della pelliccia (ho obiezioni), di indossare la “seconda pelle” interamente coperta con i moduli in questione per muovermi nello spazio come la gatta di casa. Ma senza la sua eleganza sinuosa, temo. Non so cosa… Continua a leggere Cosa si prova a essere un gatto
Baraonde di ieri e domani
A proposito di quella sul clima italiano, vi ricordo solo l’appello degli scienziati. Invece quella che dovrebbe partire domani riguarda l’Homo di Dmanisi e una ricerca su Nature. “Scienziati hanno trovato i resti di tre adulti e d’un adolescente, vecchi di 1,77 milioni di anni, sul sito del Plio-Pleistocene a Dmanisi, in Georgia, a documentare l’iniziale presenza, fuori… Continua a leggere Baraonde di ieri e domani