Bimbo morto d’otite, la procura di Ancona ha concluso l’indagine per omicidio colposo a carico del dottor Massimiliano Mecozzi, omeopata, senza chiedere l’archiviazione.
Mecozzi è un anti-vax seguace del pluriomicida Geerd Hamer. Stando alla procura:
non ha somministrato la terapia antibiotica trascurando del tutto i sintomi clinici”. Inoltre “ha effettuato la diagnosi corretta, otite, ma non ha capito la gravità della patologia continuando a somministrare al bambino prodotti omeopatici che in letteratura scientifica non possono essere prescritti oltre i 3 o 5 giorni.
Citation needed.
L’Ordine dei medici della provincia di Pesaro lo aveva sospeso per sei mesi nel giugno scorso e lui aveva continuato a esercitare. In dicembre il Gip di Urbino lo aveva sospeso per un anno con una “misura cautelare”. Dopo ricomincerà a prescrivere “prodotti omeopatici” per infezioni potenzialmente letali in 3-5 giorni con la benedizione dell’Ordine?
Rif. anche l’intervista al nonno del bambini sul Resto del Carlino.
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O’s digest
Da Science
Nell’editoriale, Allan Leshner chiede – per la quarta volta in 20 anni se non ricordo male – più ricerca sulle conseguenze di un’anomalia americana:
Earlier this month, the RAND Corporation released a comprehensive analysis on gun policy in the United States, and among its conclusions is that too few policies and outcomes have been the subject of rigorous scientific investigation
(link aggiunto). Refrain: le ricerche fatte negli altri paesi non contano nulla, quelle finanziate da fondazioni e da privati neppure. Non sarebbe male se per una volta la Rand facesse una ricerca sugli effetti della legge che vieta di finanziare con fondi federali qualunque ricerca vagamente collegabile alla libera vendita di armi semi-automatiche d’assalto, anche a persone con disturbi mentali così gravi da non essere autorizzate ad avere una carta di credito…
Complimenti a Fund for a Safer Future, Joyce Foundation e Dept. of Veterans Affairs per aver finanziato questa ricerca, modesta e dai molti “limiti”:
Despite these limitations, our findings indicate that parents’ decision to store firearms in their home does not materially depend on whether their child has self-harm risk factors, nor, moreover, does having a child with a history of self-harm risk factors appear to increase the likelihood that parents in homes with firearms will store their household guns as safely as possible. Indeed, for homes with children and guns, the odds are roughly 2 to 1 that firearms are not stored in accordance with recommendations promulgated by the AAP [American Academy of Pediatrics], regardless of whether children in the home have a history of self-harm risk factors.
Le raccomandazioni sono di tenere le armi scariche e chiuse a chiave. L’APP ha preso una posizione ufficiale a favore del “gun control” con una lettera al New York Times e ai propri membri.
Nel Policy Forum di Science, Thomas Breda et al. scoprono l’acqua calda
Countries that are generally more egalitarian, or that have institutions more conductive to equality, have a lower gender performance gap in math, suggesting that this gap is partly shaped by more general societal inequalities
Con un modello bayesiano, ormai non se ne può più fare a meno, il gruppo di Thomas Gernon calcola la profondità massima alla quale iniettare acque reflue per limitare i terremoti causati dal fracking in Oklahoma:
Restricting injection depths to 200 to 500 meters above basement could reduce annual seismic moment release by a factor of 1.4 to 2.8. Our approach enables identification of subregions where targeted regulation may mitigate effects of induced earthquakes, aiding operators and regulators in wastewater disposal regions.
Regulations? Finché Scott “BigOil” Pruitt è capo dell’EPA non se ne parla.
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I PNAS hanno anticipato on line una “Opinion” di Daniele Fanelli, del Metrics di Stanford, dopo quasi nove mesi di revisione,”Is science really facing a reproducibility crisis, and do we need it to?”. Farà discutere, immagino. Devo ancora guardare la bibliografia (almeno gli abstract…) e la “supporting information”, ma la prima risposta mi sembra ottimista:
In light of multiple recent studies, there is no evidence that scientific misconduct and QRPs have increased. The number of yearly findings of scientific misconduct by the US Office of Research Integrity (ORI) has not increased, nor has the proportion, of all ORI investigations, that resulted in a finding of misconduct.
Non solo l’ORI indaga solo se la ricerca è finanziata dal governo federale, ma non ha il personale necessario per occuparsi di tutte le segnalazioni che riceve. Rassegna dei problemi da Retraction Watch. E come fa notare l’Economist,
The peak of reproduction worries occurs after his retraction and ORI data run out.
Il publish or perish avrebbe un’influenza, minima, in Cina e in India, mentre l’Occidente sarebbe immune. Davvero?
La risposta alla seconda domanda del titolo è giustificata dalla prima e quindi altrettanto ottimista:
The new “science is in crisis” narrative is not only empirically unsupported, but also quite obviously counterproductive. Instead of inspiring younger generations to do more and better science, it might foster in them cynicism and indifference. Instead of inviting greater respect for and investment in research, it risks discrediting the value of evidence and feeding antiscientific agendas.
Controproducente ovviamente, o ci sono dati?
E quanto del discredito è anche dovuto al fatto che almeno un quinto delle pubblicazioni/anno esce su riviste spennapolli? Alle quali si aggiungono quelle di editori come Elsevier (1).
Furthermore, this narrative is not actually new. Complaints about a decline in the quality of research recur throughout the history of science, right from its beginnings.
Su questo non ho dubbi. “Ai miei tempi… I giovani d’oggi… Dove andiamo a finire, signora mia…” Ogni generazione soffre dello stesso pregiudizio dai tempi del Più grande uomo-scimmia del Pleistocene e forse da prima.
(1) Boycott Elsevier, cont.
Stando a Info today, “Elsevier negotiations still in limbo“. Giusto oggi m’è caduto l’occhio sul paper di Santilli che sotto falsi nomi confermava l’esistenza delle sue “magnecule”, su una rivista fondata e gestita dalla famiglia Veziroglu, e pubblicata da Elsevier per conto dell’International Association for Hydrogen Energy fondata e gestita dalla famiglia Veziroglu...
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Che sorpresa…
Per influenzare gli elettori. Cambridge Analytica – appartenente la famiglia Mercer, grande finanziatrice della campagna elettorale di Trump – ha usato illegalmente i dati di FaceBook, raccolti da Alexandr Kogan a.k.a. Dr. Spectre, dell’università di Cambridge e di San Pietroburgo. Dal Guardian (ma ne parlano molti altri giornali)
Through [Kogan’s] company Global Science Research (GSR), in collaboration with Cambridge Analytica, hundreds of thousands of users were paid to take a personality test and agreed to have their data collected for academic use.
Kogan lo faceva “fuori dall’ambito accademico”, dice ora l’università, ma dubito che ci creda qualcuno.
Christopher Wylie, who worked with an academic at Cambridge University to obtain the data, told the Observer: “We exploited Facebook to harvest millions of people’s profiles. And built models to exploit what we knew about them and target their inner demons. That was the basis that the entire company was built on.”
Davanti alle commissioni parlamentari che indagano sull’interferenza russa nelle elezioni, Cambridge Analytica, GSR e FaceBook avevano mentito allegramente. Ma c’è un whistle-blower:
Documents seen by the Observer, and confirmed by a Facebook statement, show that by late 2015 the company had found out that information had been harvested on an unprecedented scale. However, at the time it failed to alert users and took only limited steps to recover and secure the private information of more than 50 million individuals.
A proposito di inner demons l’anno scorso, FaceBook aveva calcolato che all’agenzia russa Internet Research era bastato comprare $100 mila di pubblicità per raggiungere 126 milioni di utenti americani con >130 mila post apparentemente scritti da elettori americani. Colin Stretch, il legale di FaceBook, li chiamava
“deeply disturbing,” and noted they focused on race, religion, gun rights, and gay and transgender issues.
Proprio come su Twitter, dove si moltiplicano le minacce contro i ragazzi sopravvissuti ai massacri nelle scuole. Va detto che sono anche attaccati da “patrioti americani” veri, per esempio da un candidato repubblicano alle elezioni e dall’attrice che recita nelle réclame per le armi della National Rifle Association.
Informiamo i lettori di questo lurido blog gestito dalla nota “Sotto la scrivania del capo”, Coyaud, che il Comitato per l’Etica in Scienza sostiene il Candidato al Nobel alla Fisica ed alla Chimica, Professor Ruggero Maria Santilli, nella sua querela ai criminali scientifici giudei van Erp ed Israel, vedere http://www.scientificethics.org/Lawsuit-against-Frank-Israel-and-Pepijn-van-Erp.htm/.
Convinceremo il Professor Santilli ad includere nella sua querela anche la schifosa meretrice scientifica giudea Coyaud, che sostiene le stesse luride tesi di van Erp ed Israel.
Ho letto questo:
http://www.scientificethics.org/Santilli-Nom-2007-Phys.htm
ed in particolare questo:
“The name of the distinguished scientist who filed the nomination and its affiliation have been removed because inessential. The scientific content of the nomination is the important part”
e devo dire che è brillante.
Poi ho letto questo:
http://www.scientificethics.org/First-2012-Nobel-Nomin.html
ed in particolare questo:
“Among a vast literature by a variety of important authors denouncing organized academic, financial and Jewish inttests on Einstein’s theories, I merely quote: Santilli 1984 denunciations [8] written after he left Harvard University because of strenuous opposition there by Harvard’s Jewish physicists S. Weinberg, S. Glashow, S. Coleman and others against Santilli research herein nominated; Santilli’s upgrade of the collapse of ethics in physics from 1985 to 2011 [9]; R. Cox’s denunciation of scientific gangsterism by the Jewish physicist S. Weinberg [10]; Santilli webnars [11]; and references quoted therein.”
ed ho iniziato a sospettare il danno celebrale.
Così mi sono letto questo:
https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=7003333098
e ho notato che abbiamo in comune l’h-index. Ottimo risultato per un post-doc!
Non posso inoltre fare a meno di notare che il “International Committee on Scientific Ethics and Accountability” si occupa di una sola persona. E che questo fedelissimo Luca Petronio, a quanto pare, è un simpatico alias, come si potrebbe pensare da questo:
http://www.siliconinvestor.com/readmsg.aspx?msgid=30881020
Oh, non perdete anche questo: https://archive.is/GbqKO
Elia,
ho notato che abbiamo in comune l’h-index
quello di Santilli non tiene conto del fatto che si firma con nomi falsi. Anche la “Cox’s denunciation” e gli altri proclami antisemiti sono opera sua.
Non ce lo siamo persi.
La farsa continua qui dove Santilli dispiega alcuni avatar and hilarity ensues…
@ Luca Petronio
Noto che non fa piu’ riferimento a Santilli come candidato al Nobel per la Matematica.
Lo considero un successo personale.
Anche se un po’ mi dispiace visto che, all’epoca, il suo intervento era risultato esilarante anche per quello.
Convinceremo il Professor Santilli ad includere nella sua querela anche la schifosa meretrice scientifica giudea Coyaud, che sostiene le stesse luride tesi di van Erp ed Israel.
Lei, comunque, insiste a tenerci di buon umore: minacciare una querela commettendo un reato nella stessa frase non puo’ che allietarci in un’uggiosa giornata di pioggia.
Piuttosto, puo’ aggiornarci riguardo alle precedenti iniziative investigativo/giudiziarie?
Forse altre me ne sono sfuggite altre ma ricordo che nell’ottobre del 2016 aveva preannunciato un’imminente denuncia contro il “Comitato per il Nobel ed il sionista Weinberg”.
Com’e’ andata?
Poi, nel maggio del 2017, ci aveva chiarito che “Il Comitato per l’Etica in Scienza ha dato mandato alla sua Agenzia Investigativa, che usa gli stessi metodi moderni della CIA, di scoprire chi sono le latrine umane che si nascondono sotto i nicknames di Hornbeck, Bombarda e CimPy, in modo da poterli includere nelle azioni legali contro la criminale scientifica Coyaud ed il suo servetto, il geometrino teppistello Andrea Idini. Nell’azione legale chiederemo un risarcimento di 100000 USD a testa per diffamazione contro il Candidato al Nobel alla Chimica, alla Fisica ed alla Matematica Professor Ruggero Maria Santilli”.
Ci puo’ informare sugli sviluppi?
Sono ormai passati 10 mesi e non ho avuto notizie di concrete azioni legali o di richieste risarcitorie nei miei confronti.
A meno che lei con CIA non intendesse la Confederazione Italiana Agricoltori, questo desta serie preoccupazioni sull’efficacia dei metodi investigativi di una delle maggiori agenzie di spionaggio del principale alleato del nostro paese.
Insomma: inizio a essere un po’ preoccupato per la sicurezza collettiva del mondo occidentale.
@Oca
non avevo scavato abbastanza… Farebbe ridere se non facesse prima incaz… Ehm… Angosciare