L’Economist – diversamente dal Wall Street Journal e dal Financial Times – capisce “la rabbia” popolare contro gli eccessi di ricchezza ai quali va posto un freno, dice, ma senza esagerare. “C’era qualcosa di marcio nella finanza,” sì, però il sistema si sta già autocorreggendo: invece che nelle borse con un marchio della haute couture, un sito web propone di consegnare abiti firmati… Continua a leggere Matteo 5,3-12
Categoria: clima
Bollettino meteo
E’ uscito il documento dell’Istituto di Postdam per lo studio dell’impatto climatico, commissionato dal ministero degli esteri tedesco in preparazione del G20, con le raccomandazione per uscire dalla crisi puntando sullo sviluppo sostenibile. Non è molto lungo e sono interessanti le tabelle sulle percentuali “verdi” dei vari stimoli fiscali. Sui 200,8 miliardi di dollari investiti dai cinesi avrei qualche riserva, come su tutti dati finanziari del… Continua a leggere Bollettino meteo
L’appetito dei copepodi
Sono un po’ di anni che per scriverne sul Sole, D e altrove, seguo i “progressi” della geoingegneria: la ricerca di soluzioni efficaci a breve termine per tamponare gli effetti del cambiamento climatico. E’ già un bizness. Aziende come la Climos e la Planktos (fallita un anno fa) avevano trovato capitali per “fertilizzare” tratti di oceano con limaglia di ferro, la… Continua a leggere L’appetito dei copepodi
L’altro consenso di Copenaghen
Per preparare la conferenza di Bonn a fine mese e il vertice di dicembre, dal 10 al 12 l’università di Copenaghen aveva organizzato il convegno internazionale “Cambiamento climatico: rischi, sfide e decisioni globali“. L’hanno seguito parecchi giornalisti di Nature, compreso il caporedattore Oliver Morton. Autore tra l’altro di Eating the Sun che sembra un mattone e invece è molto digeribile.… Continua a leggere L’altro consenso di Copenaghen
Lost in translation, again and again
Nell’ineffabile versione di Andrea, Kiminori Itoh dice che il riscaldamento globale “è il peggior scandalo scientifico della storia”. Parole non sue, titolo dell’editore, originale pronunciato nel 2003 dal senatore Inhofe: “global warming is the worst scientific hoax of history”. Ripetuto dallo stesso con “scandal” al posto di “hoax” in Skeptic’s Guide 2006. Tutto felice d’essere citato, il senatore ha incluso Itoh… Continua a leggere Lost in translation, again and again
Lost in translation, again
Andrea, Perché scredita gli scienziati giapponesi mentre ne invoca l’autorevolezza e se ne difendo l’autorevolezza, s’arrabbia e si lamenta? Prima ha cercato di far passare Akasotu per uno stupido, che avrebbe fatto previsioni su un ciclo climatico con in mano sette anni di dati, di cui tre ancora da pulire. Ci riprova con Itoh, facendogli dire che le uniche misure “affidabili”… Continua a leggere Lost in translation, again
Lost in translation
Mentre con Mauro, Juhan, Fratus si rideva sotto Carnevale XII, Andrea chiedeva seriamente: “Ma un thread sul nuovo studio del JSER (Société Japonaise de l’Energie et des Resources ) proprio no ??? Lo passiamo sotto silenzio?” Caro Andrea, Non è uno “studio” né un “rapporto della JSER” come risulterebbe dalla fonte secondaria da lei fornita. E’ un dibattito con un redattore della… Continua a leggere Lost in translation
Cannibali o unite da un feromone?
Le locuste di norma sono verdi e solitarie (anche se si chiamano Schistocerca gregaria). In caso di boom demografico – scrivono Michael Anstey, altri e Stephen Simpson – la serotonina che emettono è insieme necessaria e sufficiente per trasformarne il comportamento e la livrea: diventano gialle e marroni, s’aggregano a sciami, prendono il volo e s’abbattano “comme la… Continua a leggere Cannibali o unite da un feromone?
Free the docs cont.
Un editoriale di Nature riprende l’appello al presidente Ahmadinejad per la liberazione dei fratelli Alaei. In un articolo Declan Butler parla di due altri “innominati” che avrebbero confessato anche loro di aver avuto rapporti con cittadini americani. Chissà se sono i volontari dei quali non si sa più niente dal giugno scorso. Burrasche E a proposito di geoingegneria, vedi post ieri, da un lato l’Istituto Alfred Wegener è… Continua a leggere Free the docs cont.
Parasol
Dall’invenzione dell’agricoltura, eliminiamo foreste, deviamo l’acqua dei fiumi ecc. cambiando la superficie e il clima del pianeta. Fatta deliberatamente, l’operazione si chiama geoingegneria e per ora riguarda “soluzioni d’emergenza” per frenare il riscaldamento globale, visto che ridurre le emissioni di CO2 proprio… La loro efficacia è analizzata in un “discussion paper” di Atmospheric Chemistry and Physics, gratis on-line. L’articolo merita una… Continua a leggere Parasol