Save the Elephants

Anche Nature commenta in un editoriale il rapporto del Woodrow Wilson Center sui “DIYbio” detti biohackers (dettagli e link qui):

DIY biologists can do what they like, as long as it’s legal. Although this is an intrinsic part of the thrill of being in the movement, it is also a factor that keeps legitimate funders away, and some community labs are threatened with closure as a result. Governments would gain much by supporting the DIYbio movement; it would give them more access to and potentially more control over the work that goes on in labs that they fund.
The security and stability of government funds would safeguard the future of the DIYbio movement; the issue is whether the movement would accept the trade-offs that such stability would bring. If you are reading, then do please tell.

– aumenta il prezzo dell’avorio e il numero degli elefanti uccisi dai trafficanti, scrive Daniel Cressey:

It has been a bad year for Africa’s elephants. Thousands have been killed as poachers rush to cash in on soaring ivory prices, which have reached hundreds of dollars per kilogram. The cyanide poisoning of up to 300 animals at watering holes in a game park in Zimbabwe last month served as a particularly unpleasant reminder of the lengths to which poachers are willing to go.
Official numbers are available for 2011, when a record 46.5 tonnes of ivory was seized. Samuel Wasser, director of the Center for Conservation Biology at the University of Washington, Seattle, … estimates that around 50,000 elephants were killed in 2011, given the amount of ivory seized, and that the numbers in the two years since were similar. Figures from TRAFFIC and Save the Elephants suggest that between 25,000 and 35,000 of the animals are killed each year

Link aggiunti. Vertice a Gaborone, la prossima settimana. per tentare di rallentare la strage. Nel frattempo, si possono ascoltare gli elefanti ancora vivi…
(E’ anche uscita la lista rossa 2013 delle specie in pericolo.)

– recensione della mostra sull’LHC al Science Museum di Londra, l’idea è di mettere il visitatore nei panni di una particella accelerata nel fascio, proprio come raccontava Dominique Leglu su Libération a proposito del LEP, 40 anni fa  – credit due…
– Ed Yong, Heidi Ledford e Richard van Noorden fanno tre esempi di denunce di misconduct – frodi o falsificazioni – con esiti molto diversi; da collegare alla ritrattazione, finalmente ottenuta da Robert Trivers, di una ricerca del suo gruppo che era uscita con copertina su Nature nel 2005 e con grande successo sui media.

Eppure Nature aveva le prove della frode da quasi cinque anni e della debolezza statistica delle correlazioni da prima delle pubblicazione…

– “pensare positivo” fa bene all’umore quindi al senso di benessere, ovviamente, ma l’evidence trovata da Cole et al. sul rafforzamento del sistema immunitario ecc.  è statisticamente debole; articolo di Jo Marchant da abbinare a questo sulla debolezza statistica di troppe ricerche;
– Simon Hay, Oxford, riassume il suo modello epidemiologico per l’infezione da dengue durante i Mondiali l’anno prossimo – dettagli qui – e spera che la FIFA comunichi correttamente il rischio ai tifosi e che il Brasile applichi un “controllo del vettore” (zanzare);

Like the weather, it is impossible to forecast the precise situation… We can, however, make informed guesses on the basis of averaged records of dengue in previous years. For the areas around nine of the World Cup stadiums, these records show that the main dengue season will have passed before the World Cup is held in June and July. Unfortunately, the risk remains high during these months in the northeast.

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Save the Open Access

Biomed Central dovrebbe applicare le linee guida del Committee On Pubblication Ethics (COPE), e in parte lo fa chiudendo le riviste irregolari, come quella beccata nell’inchiesta di John Bohannon su Science. Tra le irregolarità frequenti, direttori che si autopubblicano senza passare dalla peer-review e si scambiano il favore. Alcuni direttori sono emigrati dall’editore predone OA Publishing e si sono dotati di PIE, una contraffazione di COPE, già di suo poco efficace. La rivista al centro del nuovo scandalo dovrebbe fornire presto aggiornamenti.

Iniziare la lettura da Retraction Watch e proseguirla da Neuroskeptic. Avvertenza: se militate per l’open access la troverete deprimente.

Stefano Zapperi diceva che l’editoria predona non fa troppi danni perché nessuno la cita. Forse, ma incarichi di direttore editoriale e pubblicazioni taroccate possono gonfiare un cv e far promuovere il disonesto di turno, mi diceva ieri un ricercatore dell’uniBo.

A proposito, una buona notizia: Francesca Grifo della US Union of Concerned Scientists è appena stata incaricata di far rispettare l’integrità scientifica all’Environmental Protection Agency.

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Sondaggio

Ieri alla conferenza sulla chimica verde per l’energia, a Bologna, nessuno sapeva cosa fosse l’e-cat, tolto il prorettore alla ricerca; nessuno sapeva della manifestazione di Modena contro le scie di condensazione, tolto Stefano Ciafani di Legambiente, molto tampinato dal “popolo del complotto”.

5 commenti

  1. l’avorio ha prezzo inelastico; bella scoperta!!! e invece chi c’era a chimica verde?

  2. @Claudio
    Avorio: già, dubito che il governo cinese riesca a sopprimere la domanda…
    Nel pubblico sopratutto studenti, alcuni con belle idee sui rifiuti come risorsa. Ecco il programma
    al posto di Corrado Clini, c’era Fidora del Miur.

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