Fossili

Claudio Della Volpe segnala che, sul blog della SCI, ha pubblicato un articolo di Vincenzo Balzani et al. “sui fossili”. Termine ambiguo in tempi di alti burocrati incrostati sulle poltrone e riforma del Senato.

In realtà, Vincenzo e co-autori propongono una strategia energetica basata su uno sviluppo ragionato delle energie rinnovabili. In altri paesi che l’hanno già adottata parrebbe di buon senso, ma forse non qui dove un primo ministro può comprare centrali nucleari a un presidente della repubblica francese, in barba all’esito di un referendum.

O’s digest – Science
Altri fossili ancora. Un gruppone coordinato da Juan-Luis Arsuaga della Complutense di Madrid pubblica una nuova datazione delle ossa – 17 crani principalmente – trovate nella Sima de los Huesos, vicino a Burgos. Tre tipi di analisi  li fanno risalire a circa 430.ooo anni fa. La conformazione della faccia e dei denti somiglia a quella dei Neanderthal, di cui sarebbero gli antenati, ma non la scatola cranica e – forse – le facoltà cognitive. Come se l’evoluzione delle varie caratteristiche procedesse a velocità diverse.
In copertina sono richiamate le ricerche sul canto del pipistrello innamorato, passate in rassegna da Virginia Morell. In parecchie specie è altrettanto complesso di quello di certi uccelli o delle balene, forse non innato ma appreso dalla madre e da “trovatori” il cui successo è dimostrato dall’abbondanza delle partner e della prole. Anche i pipistrelli sembrano confermare un’idea che Darwin aveva mutuata da Rousseau sull’evoluzione del linguaggio umano.

C’è polemica da quando Linneo aveva classificato in due specie diverse il Corvus corone  nero e il C. comix dalla mantella grigia, perché capita che si incrocino e la discendenza non è sterile, quindi il secondo sarebbe una mera subspecie C. corone comix. A farne specie fisicamente distinte è una differenza nei pochi geni (ca. 0,28% del totale)  legati al colore delle piume e alla visione del colore che resistono tenacemente al “flusso genico” tra i due, hanno scoperto J.W. Poelstra et al. dell’università di Uppsala.

John Bohannon – il biologo di Harvard e “gonzo journalist” – continua a occuparsi di editoria scientifica. Questa volta a proposito dei dati che Theodore Bergstrom et al. hanno ricavato dalle spese di alcune biblioteche universitarie americane per i “pacchetti” di abbonamenti alle riviste di Wiley, Springer ed Elsevier – i cui prezzi sono coperti da NDA. Niente di nuovo, per le stesse riviste certe università britanniche pagano il doppio di altre, scriveva Tim Gowers in aprile. Rif. gli intralci di Elsevier al lavoro di Ted Bergstrom e co-autori.

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O’s Digest – Nature
A parte gli articoli sullo scandalo Stamina già raccomandati:
– Ong e altri critici chiedono tuttora la sospensione del trial clinico PROMISE per prevenire la trasmissione dell’HIV, scrive Erika Check Hayden. Nel gruppo di controllo le donne incinte ricevono terapie meno efficaci di quelle disponibili nei paesi africani dove sono state reclutate. Ci sono problemi oggettivi, finanziamento ridotto di un terzo, decisioni che devono essere prese dai rispettivi governi ecc., ma siamo in molti lo stesso a trovare inaccettabile che un istituto statunitense faccia in Africa quello che mai farebbe a casa propria.

– Dopo le fonti non convenzionali di petrolio e gas, è iniziata la ricerca di “fonti non convenzionali d’acqua potabile” già scarsa in molte regioni, la California per dire. Quirin Schiermeier riferisce di cinque iniziative per far fronte al “peak water”.

– Combinazione, ci sono anche due papers sull’acqua “questa sconosciuta”, uno teorico di Fausto Martelli et al. dell’univ. Princeton e uno sperimentale di J.A. Selberg e una barca di co-autori. Sparando per femtosecondi con un laser a raggi X su delle microgoccioline man mano che venivano raffreddate, Selberg et al. sono riusciti a stabilire che a 227 kelvin l’acqua è tuttora in uno stato liquido metastabile. Poi cambia tutto e di corsa:

We observe a continuous and accelerating increase in structural ordering on supercooling to approximately 229 kelvin, where the number of droplets containing ice crystals increases rapidly. But a few droplets remain liquid for about a millisecond even at this temperature. The hope now is that these observations and our detailed structural data will help identify those theories that best describe and explain the behaviour of water.

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Clare Francis segnala altre cinque ritrattazioni di articoli di oncologi italiani per gel che pongono problemi irrisolvibili, due per il gruppo di Alfredo Fusco all’università Federico II di Napoli che ne totalizza per ora 6, e tre per quello di Margherita Greco all’università di Bari. Sigh, sotto il mio post del novembre scorso ormai c’è una strage.
Le università non fiatano, almeno l’AIRC ne terrà conto?

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Tornando ai combustibili fossili

In Pennsylvania, BigOil si è comprato il governo locale. Grazie a una sua legge, il Dip. della Sanità locale ha vietato ai propri dipendenti e medici di informare cittadini e pazienti sulle sostanze tossiche lasciate dal fracking nell’ambiente (h/t Tamino). Come in Canada…

Un meteorologo confonde meteo e clima  – con la solita fallacia del “Down the up escalator” – su un blog del Washington Post;  un altro meteorologo nonché alt.uff. delle FF.AA. confonde costi netti e lordi della decarbonizzazione che trova nella propaganda bigoilista; un ingegnere nucleare in pensione nega che i gas serra abbiano un effetto serra su Agienergia; ecc.

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Secondo il segretario generale della NATO, riferisce la stampa inglese, Mosca finanzia le Ong ambientaliste che si oppongono al fracking. Soprattutto Greenpeace con la quale è in ottimi rapporti, immagino, da quando ne arresta volontari per terrorismo.

Qui non arriva una lira, lamenta CDV. Che pretese, gli scettici della FuF ricevono già milioni di dollari/euro al mese da BigNuke, Big Oil, Big Wind&Solar ecc., bisogna lasciar qualcosa anche agli altri.

3 commenti

  1. sulla questione biblioteche e riviste ho sentore ma non ho certezza che il MIUR stia cercando di trattare da posizione di forza per aqcuistare le riviste a prezzi più ragionevoli; tipo fare un abbonamento nazionale; incrocio le dita!!

    1. Buona idea, ma forse sarebbe ancora più efficace trattare insieme ad altri paesi UE – durante il semestre di presidenza italiana. Chi potrebbe essere contrario a limare un pochino il loro 40% di profitto?

  2. Gli investimenti vanno fatti sulla rete. La Sicilia è diventata esportatore netto di energia elettrica e il cavo sottomarino che recentemente ha sostituito i cavi aerei già non ce la fa più.
    Poi c’è anche da gestire la rete, stavolta a livello europeo, in modo da accomodare la variabilità delle rinnovabili.
    In Italia abbiamo la tecnologia per farlo, Prodi dovrebbe pensare a spingere in questo senso piuttosto che a far trivellare l’Adriatico.
    Sul discorso riviste aggiungerei che il numero di riviste e articoli pubblicati è spropositato. Le grandi case editrici, ovviamente, hanno moltiplicato le riviste e questo “giustifica” i costi. Dovremmo pensare a tornare un po’ indietro anche su questo.

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