O's digest abbreviato

La frana delle pubblicazioni piezonucleari firmate A. Carpinteri, F. Cardone et al. continua a suscitare reazioni scomposte tra colleghi, avvocati e scienziati in Italia e all’estero, rif. anche l’articolo di Stefano Dalla Casa su Wired (h/t Carpintero).

Ho dovuto organizzare una raccolta di rimmel. Volontari cercansi per la distribuzione mentre faccio l’O’s digest di Nature, Science e del più prestigioso e atteso evento politico-economico-scientifico della settimana‘anno: la manifestazione bolognese degli scia-chimisti-marcianisti e quella dei loro ammiratori.

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A quelli che “dal 1998 la temperatura non aumenta, quindi i gas serra non hanno un effetto serra”, segnalo che la NOAA ha pubblicato l’analisi delle temperature del primo trimestre:

The first quarter of 2015 was the warmest such period on record across the world’s land and ocean surfaces, at 0.82°C  above the 20th century average, surpassing the previous record of 2002 by 0.05°C. The average global land surface temperature was also record high for the January–March period, at 1.59°C.

Per farsi dire che più caldo fa bene, la CO2 è “IL cibo per le piante” e ai paesi più a rischio conviene comprare carbone australiano per uscire dalla povertà, il governo australiano ha dato Aus $4 milioni al politogo Bjørn Lomborg, dopo aver abolito il Climate Council i cui rapporti biennali sull’andamento del clima nazionale costavano meno di 1 milione.

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Da Nature
– un editoriale e un articolo di Declan Butler accolgono con cauto ottimismo e come un’occasione da non perdere l’accordo con l’Iran sul nucleare
– A Boer Deng piace il paper di Williams & Ceci sul gender bias degli accademici a favore delle donne (anche all’Economist) sul quale avevo espresso alcune riserve. Forse gli piace fin troppo: ha corretto l’articolo che confondeva i dubbi metodologici di una psicologa con degli applausi;
– primi festeggiamenti per il 25mo compleanno del caro vecchio Hubble;
– Franck Wilzeck recensisce il paper di Borsanyi, Portelli et al., uscito oggi su Science, che stabiliscono teoricamente differenza di massa tra protone e neutrone;
– un editoriale ribadisce l’urgenza di controllare l’identità delle linee cellulari usate nei lab e impone nuove regole per gli autori; Mamie Yu et al. forniscono una ricetta. Sembra che comincino a essere ascoltati gli appelli dei biologi, iniziati 5 anni fa, che si sono ritrovati con cellule HeLa mentre credevano che fosse pancreatiche e magari sane o con cellule umane mentre erano di topo.

Poi guardo i papers…

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Da Science
– rivelati (è già successo) da archeologi e genetisti i “segreti dei nostri legami profondi con i cani”, inizio della storia per noi e per il lupo raccontato David Grimm, prospettiva evoluzionistica di Evan McLean e Brian Hare; paper sui segreti di Mio Nagasawa et al. (in breve ci lega l’ossitocina, attiva nel rapporto genitori figli);
– anche Rachel Bernstein ha dubbi sugli esperimenti di Williams & Ceci che mostrano un gender bias degli accademici a favore delle donne;
Robert Service dice che con il risc. glob., lo scioglimento delle nevi alimenta sempre meno i torrenti californiani dove i salmoni risalgono per riprodursi, la temperatura dell’acqua sale e le uova sono a rischio cottura;
–  Jocelyn Kaiser spiega l’importanza di un esperimento svolto dagli economisti Raymond Guiteras, James Levinsohn e Ahmed Mobarak di Yale nell’ambito di un Latrine Promotion Program in Bangladesh – di cui Science anticipa on-line i risultati

About 1 billion people in the developing world still walk out to a field, the bushes, or an open waterway to defecate instead of using a latrine. That has contributed to high rates of diarrheal disease. The problem is particularly acute in India, where Prime Minister Narendra Modi has vowed to build 111 million toilets as part of a plan to end open defecation by October 2019. But exactly how to get there is surprisingly controversial. Now, a large, controlled experiment, conducted in India’s neighbor Bangladesh finds that the key to getting people to build hygienic latrines is to subsidize the cost. 

Che sorpresa… Il problema non è solo la diffusione delle diarree, ma lo stupro delle ragazzine che escono di notte per l’Open Defecation (OD).

Comunque è un paper utilissimo per le Ong (mi sembra in open access, se non lo fosse sapete dove trovarmi, nel frattempo sono gratis i materiali supplementari, indispensabili per capire quanto costa replicare gli esperimenti in situazioni demografiche o culturali diverse ed essere più efficaci). I caveat finali sono altrettante ricerche da fare:

Our study has several limitations. First, results from one study in Bangladesh may not generalize to other populations… Second, this study reports results for one level of subsidy (approximately 50% of the cost of an installed latrine), and results may vary at other levels. Third, we did not include a subsidy-only treatment because the evidence suggests that providing subsidies without education is not a useful policy… Fourth, we used household self-reports of OD as a proxy for latrine use, which may be subject to bias. Fifth, we do not measure health outcomes in this demand study…

Come dire, “quinto, siamo degli economisti” ma insolitamente modesti:

Finally, the scale of this study, covering over 18,000 households and 100% samples of four sub-districts, allow us to document some of general equilibrium changes operating via a social influence mechanism, but our results remain silent on wider general equilibrium effects operating via price mechanisms.

Saranno entusiasti anche Bill e Melinda Gates. Tutti insieme potremmo anche riuscire a inserire gli LPP nei prossimi scopi dello sviluppo sostenibile e chiedere all’India un piano dettagliato, con timeline, benchmark e tutto l’ambaradan, così possiamo incalzare i governi locali.  Com. stampa di Yale.

Poi guardo gli altri papers.

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Per la manif nazionale di domani a Bologna, con la partecipazione di PD, M5* e altri scilipotiani che non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio, i marcianisti forniscono informazioni su come evitare la stampa dalla quale si attendono la massima copertura, altrimenti vuol dire che fa parte del complotto:

Nel caso in cui ci si trovasse, malgrado non lo si desideri, davanti ad un giornalista che tenta di fare un’intervista, suggeriamo di rispondere semplicemente: ”No comment”, e di allontanarsi velocemente.

A parte l’assenza di ora e luogo dell’appuntamento, saranno le stesse informazioni fornite ai partecipanti alla CiFuF?

Fra quelle fornite dal movimento Le scie chimiche sono una cazzata per la manif nazionale di domani a Bologna

Ci troviamo in centro alle 10 e 30 ciascuno con video-camera e microfono di cartone, logo a scelta, e li seguiamo cercando di non ridere almeno fino alle 12 e 30, poi si va a mangiare. 

Sui blog e FB, l’evento marcianista batte 8 a 1 la CIFuF-19, rassegna stampa di consolazione.

  • l’ENEA aspetta tuttora dal Mattino e da Silvia Quaranta una rettifica del falso su Bill Gates a Padova per studiare la FuF;
  • il boss di quel (redacted) di un Rossi, Tom Darden, rivela a bollettini parrocchiali e blog di non sapere nulla di scienza o di energia, di cosa sia il container celeste detto e-cat e cosa ci faccia dentro il suo chief scientist che però è un fisico teorico geniale e lui gli vuole tanto bene;
  • nelle rare foto postate dall’unico giornalista venuto a Padova per seguire il prestigioso evento, ci sono pochi signori spesso calvi, forse per via dei neutroni.

Bref, la CIFuF-19 riscuote un’ indifferenza mediatica che rasenta la tortura.

14 commenti

  1. Back from Saariselka proprio adesso dopo 13 ore di bus, e mi sento in jetlag… credo che le più grandi novità sono state
    – Tanti bei dati su neutron Rich da RIKEN
    – Ora la costruzione di FAIR e SuperFRS (upgrade del GSI) viene indicata con 202X (ugh!)
    – Chiral EFT che finalmente sono fatte come si deve e riproducono raggi e binding energies e a breve un paper su reazioni.
    Annuncio al CERN nei giorni scorsi di AMS che dopo aver trovato una sovrabbondanza di positroni a settembre, ha riscontrato anche una sovrabbondanza di antiprotoni (e forse antideuterio).
    Il mistero si infittisce…

    1. Andrea,
      Com’è Saariselka? C’erano le aurore boreali?
      In realtà, la radio aveva dato l’annuncio del CERN nei giornali di giovedì, ma visto che Lucia Votano poteva restare in onda l’abbiamo sfruttata fino all’ultimo secondo (è troppo simpatica!)

      Riccardo,
      conveniente nel senso che vende la propria immagine di ambientalista pentito – al ribasso da quando l’Economist ha smesso di sponsorizzare il suo “consenso di Copenaghen” nel 2008.E di più con il calo degli investimenti nel carbone che smentisce le previsioni sue e di Abbott. To be fair, gli economisti avevano previsto che il boom del gas da scisti in USA avrebbe fatto calare il prezzo del carbone, ma Abbott contava sulle importazioni della Cina. E invece…
      l’economia, quella strana disciplina
      I giovani “sperimentali” cercano di cambiarla, guarda il paper di Ahmed Mobarak et al. su Science (link sopra)

      Carpintero,
      grazie, aggiungo il link sopra.
      Bella la coincidenza tra l’ostensione e la ritrattazione, dopo il battage che aveva organizzato quando era finalmente riuscito ad auto-pubblicare il suo Full Research Paper su una vera rivista.

  2. La mossa di chiamare Lomborg è, dal loro punto di vista, corretta. Ormai non hanno più alcun appiglio sulla scienza del clima, gli resta solo l’economia, quella strana disciplina dove si può dire tutto e il contrario di tutto senza alcuna verifica, nemmeno a posteriori, dell’affidabilità delle affermazioni.
    A prescindere dalla correttezza o meno della sua analisi economica, dal punto di vista etico l’idea che passa è peggiore della politica dello struzzo del più becero negazionismo. Lomborg ammette che stiamo distruggendo il pianeta ma che poichè economicamente non conviene salvarlo meglio lasciarlo andare in malora. Chiunque di noi può citare decine di situazioni in cui si intraprendono azioni economicamente non convenienti perché è giusto farlo.
    Trovo questa sorta di “muoia Sansone con tutti i Filistei”, dove per giunta il Sansone-Lomborg non ci sarà al momento del crollo, eticamente esecrabile.

  3. @Oca
    Bella la coincidenza tra l’ostensione e la ritrattazione
    Quasi un miracolo direi! 🙂
    @Fisici
    Se avete tempo da buttare fate un salto qui (lo so, è orribile) 🙂

  4. Non solo “Bill a Padova”, ieri pare ci fosse (per davvero) Parkhomov. Ovviamente del suo grafico visibilmente taroccato non si è parlato, ma i 500 astanti (tanti ne ha contati un fusionista, probabilmente col metodo Celani ) hanno potuto ammirare in diretta la totale mancanza di eccessi del suo tubo. Si vede che si sono scordati di accendere gli effetti speciali.
    Sempre in tema di ritrattazioni, aspettiamo con fiducia (lista parziale e sparpagliata):
    -quelle sull’esistenza della Ralstonia Detusculanense
    -quelle su Nazbaryev e l’impianto overunity russo
    -quelle sull’impianto americano
    -quelle sulle demo bolognesi
    -quelle sul funzionamento (anche come monolocale) dell’UnMegawattCat
    -quelle sulla estraneità di Passerini alla pubblicità fatta in questi anni alla Fuffa (anche Fredda, ma non solo) in generale e ad un imbroglione seriale in particolare, nonché a pratiche (para) mediche (di cui alcune dichiarate anche illegali) che sconfinano con l’esoterismo e al revisionismo storico che vede Mistero come una persona mite e gioviale e gli extraterrestri (ma non quelli scafandrati) alla base dei reperti sumeri.

  5. @ Cimpy
    500 astanti (tanti ne ha contati un fusionista, probabilmente col metodo Celani )
    Poteva andare peggio.
    Poteva adottare il metodo Carpinteri e contarne 500,7

    1. Andrea,
      E ti lamenti pure!

      E.K. Hornbeck
      LOL

      CimPy,
      ci vorrà pazienza, prima devono procurarsi una “pubblicazione valida”.

  6. .”..domani a Bologna, con la partecipazione di PD, M*5 e altri …..”
    Cosa c’entra il PD?

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