Il salame si può

Nel Dilemma della sfinge, Giuseppe Notarbartolo di Sciara scrive che, per risparmiare risorse e ancora di più per motivi etici bisogna essere vegetariani “(ma un panino al salame è divino)”. Pane dalla mollica un po’ gialla e la crosta grigia con fette di felino nel suo caso, nel mio di salamino pugliese piccante su strato di burro.

Bref,  abbiamo ragione entrambi stando a ricercatori del Weizmann che hanno misurato, con un metodo precisissimo, in ingresso il consumo di acqua, piante, suolo e azoto (fertilizzanti)  e in uscita l’emissione di gas serra da parte di manzo, maiale, pollo e risultanti uova e prodotti latteo-caseari. Poi ne hanno confrontato l’efficienza energetica: la resa in termini di calorie buone da mangiare.

Hanno usato i dati del Dip. americano dell’agricoltura, ma qualche estrapolazione s’è dovuta fare e il metodo è ancora da rodare, dicono. Comunque

Our calculations reveal that the environmental costs per consumed calorie of dairy, poultry, pork, and eggs are mutually comparable (to within a factor of 2), but strikingly lower than the impacts of beef. Beef production requires 28, 11, 5, and 6 times more land, irrigation water, GHG, and Nr, respectively, than the average of the other livestock categories. Preliminary analysis of three staple plant foods shows two- to sixfold lower land, GHG, and Nr requirements than those of the nonbeef animal-derived calories, whereas irrigation requirements are comparable.

Pensavo che a parità di calorie/grammi di proteina il maiale consumasse altrettanta acqua di una mucca da latte, ma ne consuma meno (com stampa).

Da domani, solo un velo di burro… Mi sento la coscienza quasi a posto, ma è uscito anche uno studio di Peter Scarborough et al. dell’univ. di Oxford, sulla dieta di

2,041 vegans, 15,751 vegetarians, 8,123 fish-eaters and 29,589 meat-eaters aged 20–79

Corrisponde a una produzione personale di gas serra, misurati in kg di CO2equivalenti/giorno, di
 7.19 (7.16, 7.22) for high meat-eaters., 5.63 (5.61, 5.65) for medium meat-eaters. 4.67 (4.65, 4.70) for low meat-eaters, 3.91 (3.88, 3.94) for fish-eaters, 3.81 (3.79, 3.83) for vegetarians and 2.89 (2.83, 2.94) for vegans.

(h/t The Guardian). Più di 100 g/giorno di salame piccante son troppi. E di felino, Giuseppe? (1)

(1) Un grande cetaceologo, progetta le spedizioni di Thetys per ammirare balene e delfini nel Mediterraneo  aiutando i ricercatori per una settimana. Una volta nella vita, soprattutto se con figli adolescenti…

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Brendan Montague era al raduno dello Heartland Bigoil Institute a Las Vegas. Dalla descrizione dell’albergo scelto per la grande occasione, i finanziamenti sembrano scarseggiare:

This sub-prime feeling hotel was the perfect setting for Heartland. The deregulated casinos glared as they took people’s money and the acrid smell of tobacco was pervasive. The hotel was brash, huge, and run down. All fur coat and moth eaten. There were loud renovations taking place when I arrived. The front desk had double booked my room, so when I finally got there I was confronted by a stout, hairy American wearing tight black underpants. Mercifully I was relocated.

Sua Signoria Christopher Monckton terzo visconte di Brenchley ha accettato di fare la prima colazione col plebeo, ma avendo rinunciato al cachet di 1000 dollari, una miseria in effetti, gli ha lasciato il conto da pagare.

*

Antonella Russo e Francesco Russo, dell’I.R.C.C.S. Saverio de Bellis, a Bari, ritrattano una rassegna del Journal of Gastrointestinal Cancer sugli effetti anti-tumorali degli yogurt probiotici, perché è un copia-incolla di testi altrui, cinque de quali privi di fonte.

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Ups

I dati satellitari compilati dalla NASA sull’estensione (crescente negli ultimi anni) della banchisa stagionale antartica sono sbagliati, scrivono Ian Einsenman et al. su The Cryosphere. Avevano notato uno “sbalzo” fra la serie riportata nel IV rapporto IPCC del 2007 e quella del V rapporto l’anno scorso, e le hanno rianalizzate:

Specifically, we find that a change in the intercalibration across a 1991 sensor transition when the data set was reprocessed in 2007 caused a substantial change in the long-term trend. Although our analysis does not definitively identify whether this change introduced an error or removed one, the resulting difference in the trends suggests that a substantial error exists in either the current data set or the version that was used prior to the mid-2000s, and numerous studies that have relied on these observations should be reexamined to determine the sensitivity of their results to this change in the data set…

The results of this analysis raise the possibility that much of this expansion may be a spurious artifact of an error in the processing of the satellite observations.

O l’estensione recente è sopravalutata di un terzo e la tendenza è quasi piatta come dal 1979 al 2005, oppure erano sbagliati i dati 1991- 2006 e nel 2008 l’algoritmo per interpretarli è stato corretto inavvertitamente, come dice il loro responsabile, e i ghiacci marini aumentavano da prima.

Possibile, con tutti i ghiacciai che fondono a ovest e sud, ma perché non l’ha applicato a ritroso fino al 1991 e informato i colleghi dei risultati?

Mi piacerebbe vedere il paper. Rif. EGUNature.

2 commenti

  1. Del divertente o deprimente resoconto di Brendan Montague sul congresso dei negazionisti climatici, ho apprezzato il richiamo all’incontro/scontro del gigante (Sir Paul Nurse) con la formica (James Delingpole); quando, per usare le parole di Montague, Delingpole “was being made to look a complete fool”.
    Per me resta la migliore dimostrazione della mediocrità e della pochezza culturale, oltre che scientifica, che regna in un certi ambienti. Delingpole si è lamentato e ha chiamato l’intervista un “intellectual rape”. Per certi versi ha ragione, Nurse sia pur con garbo l’ha massacrato (intellettualmente); ma se l’è cercata, le formiche non hanno coscienza di esserlo.
    P.S. io, da carnivoro, non posso che gioire del fatto che i salumi sono si un peccato, ma veniale 😉

    1. Riccardo,
      bravo Montague, efficace anche l’accenno alla sua famiglia stroncata dal cancro dei fumatori.
      Carnivora anch’io, ma sempre meno salvo la costante del salamino.

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